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nella notte

Cosa sappiamo dello sconfinamento di droni in Danimarca e Norvegia

Redazione

Chiusi per ore gli aeroporti di Copenaghen e di Oslo, cancellati decine di voli. Zelensky: "Sono stati i russi"

Nella notte, alcuni droni non identificati hanno sorvolato lo spazio aereo di Danimarca e Norvegia. Immediato il provvedimento di chiusura dello spazio aereo, con circa cinquanta voli cancellati, altrettanti deviati in altri scali solo nello scalo di Copenaghen. L'aeroporto di Kastrup è stato chiuso intorno alle 20,30 ed è stato riaperto intorno all'1 di notte. Chiuso per circa tre ore anche l'aeroporto di Oslo. Questa mattina i voli sono ripresi regolarmente, hanno fatto sapere le autorità che gestiscono i due scali.

I droni che hanno costretto le autorità a chiudere temporaneamente gli aeroporti di Copenaghen e di Oslo erano controllati da "un operatore capace", senza che al momento ne sia stata identificata la provenienza: lo ha dichiarato in mattinata il capo della polizia danese, Jens Jespersen. Aggiungendo che è troppo presto per stabilire se il sorvolo dei droni nei due spazi aerei sia collegato. Volodimyr Zelensky ha attribuito alla Russia l'operazione. Il presidente ucraino ha affrontato l'argomento delle "violazioni da parte della Russia dello spazio aereo degli Stati membri della Nato, anche il 22 settembre a Copenaghen" con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale , Kristalina Georgieva. "Abbiamo scambiato opinioni sulle ragioni. Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati - sia Stati che istituzioni - alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni", ha scritto Zelensky su X. 

L'avvistamento di droni nello spazio aereo danese e norvegese arriva dopo i precedenti dei giorni scorsi. Il primo sconfinamento di droni russi è stato registrato in Polonia, poi in Estonia. E poi di nuovo in Polonia, come abbiamo raccontato sul Foglio. Una situazione che ha portato alcuni leader europei a chiedere il ripristino di alcune operazioni di deterrenza contro le incursioni di Mosca, nel corso di un dibattito d'emergenza in seno al Consiglio di sicurezza dell'Onu

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