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dal Washington Post

Il lutto alla Casa Bianca per la morte di Kirk

Una tra le voci più influente del conservatorismo giovanile negli Stati Uniti, l'attivista era il punto di riferimento della nuova generazione di trumpiani. Il silenzio fissando i televisori

Alla Casa Bianca, mercoledì, l’atmosfera era carica di commozione e incredulità mentre lo staff cercava di elaborare la notizia: Charlie Kirk, attivista conservatore dal piglio incendiario e, per molti, un amico personale, era stato dichiarato morto dopo essere stato colpito da un proiettile al collo durante un intervento in un campus universitario nello Utah.

Kirk, 31 anni, aveva stretto un legame diretto con un’intera generazione di funzionari della Casa Bianca: una schiera di ventenni e trentenni cresciuti politicamente a partire dall’elezione di Donald Trump e oggi occupanti ruoli di grande potere a livello nazionale. Molti di loro attribuiscono a Kirk il merito non solo della rielezione di Trump, ma anche del proprio ingresso nell’attivismo politico.

Spesso al centro delle polemiche, Kirk era diventato la voce più influente del conservatorismo giovanile negli Stati Uniti, predicando instancabilmente i suoi ideali nei campus universitari, sostenuto da generosi finanziamenti privati, sin da quando fondò Turning Point Usa all’età di 18 anni. “Nessuno sapeva spiegare ai giovani, con tanta chiarezza, perché i valori conservatori dovessero prevalere”, ha dichiarato Jeff DeWit, amico di lunga data e responsabile delle finanze delle campagne di Trump. “Per il Partito repubblicano è una perdita devastante e insostituibile. Escludendo Trump, nessuno ha il suo stesso magnetismo.”

Nella West Wing, mercoledì pomeriggio, tutti fissavano i televisori sintonizzati su Fox News. Secondo un alto funzionario, il presidente è stato aggiornato costantemente sulle condizioni di Kirk, mentre una giornata inizialmente dedicata a incontri politici si è trasformata in una veglia, poi in un lutto collettivo.

Trump ha dapprima invitato la nazione a pregare per Kirk. Poi, una volta informato del decesso, ha dato lui stesso l’annuncio sulla sua piattaforma Truth Social. Un giardiniere, vestito di nero, ha abbassato la bandiera sul grande pennone del North Lawn, per poi salire sul tetto della Casa Bianca a fare lo stesso con le altre. Il presidente ha ordinato che tutte le bandiere degli Stati Uniti siano tenute a mezz’asta fino alla sera di domenica — un gesto ufficiale di lutto straordinariamente rapido, considerando che Kirk non ricopriva alcun incarico pubblico e fosse una figura tanto controversa in un Paese profondamente diviso.

“Era amato e stimato da TUTTI, soprattutto da me. Ora non è più con noi”, ha scritto Trump su Truth. “Charlie, ti vogliamo bene!”

Più tardi, il presidente ha diffuso un video di tributo dallo Studio Ovale, dichiarandosi “profondamente addolorato” e utilizzando un linguaggio religioso, definendo Kirk un “martire della verità e della libertà”, benché al momento non fosse stato ancora identificato alcun sospetto né un movente.

Segretari di gabinetto, membri della famiglia Trump e alti funzionari della Casa Bianca, tra cui i vice capi di gabinetto Stephen Miller e James Blair, hanno pubblicato messaggi in cui descrivono Kirk come un amico caro, un marito e un padre devoto.

Sui social media, molti giovani leader conservatori hanno condiviso un video in cui si vede la figlia di Kirk correre verso di lui per poi gettarsi tra le sue braccia. Altri hanno pubblicato compilation dei suoi momenti più teneri con la moglie, Erika Frantzve. “Charlie non era solo un amico — era come un fratello minore per me — e per milioni di persone in tutto il mondo era una vera ispirazione”, ha scritto Donald Trump Jr. su X. “Ci mancherai più di quanto le parole possano esprimere — ma il tuo lascito non verrà mai dimenticato. Continueremo a combattere per ciò in cui credevi.”

Nel corso della giornata, un coro di alleati di Trump ha invocato sui social una risposta forte all’omicidio, con alcuni che arrivavano persino a chiedere azioni di ritorsione violenta. Alla Casa Bianca, tuttavia, prevaleva ancora il silenzio del lutto.

“Stiamo pensando a Charlie e alla sua famiglia”, ha dichiarato un alto funzionario sotto anonimato, rispondendo a chi chiedeva quali reazioni politiche potessero arrivare da Trump. “Non stiamo pensando a una risposta politica.”

Il tono di qualsiasi reazione ufficiale dipenderà molto dall’identità e dall’ideologia dell’attentatore. Mercoledì pomeriggio, la polizia aveva fermato due persone — una sul luogo dell’attentato e una successivamente, definita “persona di interesse”. Entrambe sono state rilasciate rapidamente.

La sparatoria è avvenuta durante un evento di Kirk alla Utah Valley University, davanti a un pubblico universitario.

Charlie Kirk è stato una figura chiave nel canalizzare l’energia di una nuova generazione di attivisti politici verso il conservatorismo, contribuendo all’appeal di Trump tra i giovani e allargando la sua base. Ha sempre abbracciato le politiche più controverse del presidente e non si è mai tirato indietro davanti alla propria natura divisiva. Il suo podcast è stato un punto di riferimento per tutti coloro che cercavano di contestare la sconfitta di Trump contro Joe Biden nel 2020.

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