il discorso sullo stato dell'unione

Von der Leyen annuncia che proporrà sanzioni contro Israele e sei miliardi per i droni di Kyiv

Redazione

Difesa, Green deal, relazioni con Stati Uniti e Cina, la crisi in medio oriente e il sostegno all'Ucraina. La presidente della Commissione europea parla agli europarlamentari riuniti a Strasburgo

Il primo discorso sullo stato dell’Unione del secondo mandato di Ursula von der Leyen è il più difficile da quando è diventata presidente della Commissione nel 2019. Abituata agli applausi per la gestione delle crisi – dal Covid alla guerra contro l’Ucraina – von der Leyen oggi parlerà davanti a un Parlamento europeo sempre più ostile al suo modo di pilotare l’Unione europea, scrive David Carretta sul Foglio di oggi. Al centro del discorso ci sono i temi in cima all'agenda internazionale: il sostegno all'Ucraina, la Difesa, il Green deal, la crisi in medio oriente e le relazioni con Stati Uniti e Cina

Il sostegno all'Ucraina


"L'Europa anticiperà 6 miliardi di euro e concluderà con l'Ucraina un'alleanza per i droni", ha annunciato von der Leyen, facendo riferimento ai prestiti per le accelerazioni per le entrate straordinarie. "Utilizzeremo la nostra forza industriale per aiutare l'Ucraina a rispondere alla Russia in un processo di industrializzazione condiviso. L'Ucraina ha le capacità necessarie, ora ha la possibilità di applicarle su vasta scala e possiamo farlo insieme affinché l'Ucraina mantenga il suo vantaggio e l'Europa rafforzi il proprio".

 

Cosa ha detto von der Leyen su Gaza e Israele

Von der Leyen ha annunciato che proporrà al Consiglio un pacchetto di misure che comprende delle sanzioni ai ministri più estremisti e ai coloni violenti: "Quello che sta succedendo a Gaza è inammissibile e l'Europa deve essere una guida per un processo di pace. Ma l'Europa deve fare di più", ha detto. Per questo la "Commissione farà tutto quello che è in suo potere: proporremo di sospende il nostro sostegno bilaterale a Israele, di interrompere tutti i pagamenti in questi settori, senza compromettere il nostro lavoro con la società civile israeliana o con Yad Vashem. Proporremo sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti. Proporremo anche una sospensione parziale dell'Accordo di Associazione sulle questioni commerciali". 

In Aula diversi parlamentari sono vestiti di rosso: sono socialisti, verdi e deputati di The Left che prima della plenaria si sono radunati all'ingresso dell'Europarlamento per un flash mob a sostegno di Gaza. Presenti, tra gli italiani, gli eurodeputati di Pd, Avs e M5s. "Raggiungere la maggioranza sarà difficile e so che i provvedimenti proposti risulteranno eccessivi per alcuni e insufficienti per altri. Ma è giunto il momento di assumerci le nostre responsabilità: Parlamento, Consiglio, Commissione", ha aggiunto von der Leyen. 

 

Commercio e dazi

La presidente della Commissione ha affrontato anche le critiche che da molti lati sono arrivati riguardo alla gestione delle trattative sui dazi con Donald Trump. "Capisco le reazioni iniziali, quindi permettetemi di essere il più chiara possibile: il nostro rapporto commerciale con gli Stati Uniti è il più importante", ha detto, difendendo l'intesa raggiunta: "I dazi doganali sono tasse. Ma l'accordo garantisce una stabilità fondamentale nelle nostre relazioni con gli Usa in un momento di grave insicurezza globale". Von der Leyen ha anche ribadito l'importanza di aprire ad altri mercati: "Dobbiamo sfruttare le nuove opportunità. In un momento in cui il sistema commerciale globale sta crollando, stiamo garantendo le regole globali attraverso accordi bilaterali. Come con il Messico o il Mercosur. O concludendo i negoziati per un accordo storico con l'India entro la fine di quest'anno. Costruiremo anche una coalizione di Paesi con idee simili per riformare il sistema commerciale globale – come il CPTPP", ha detto. 

 

Sulla gestione dei migranti

"Abbiamo bisogno di un nuovo sistema di sanzioni specificamente mirato ai trafficanti di esseri umani. Per congelare i loro beni. Per limitare la loro libertà di movimento. Per tagliare i loro profitti. Il traffico di esseri umani è un'attività orribile e criminale, e nessun trafficante dovrebbe essere lasciato impunito in Europa", ha affermato von der Leyen. "Certo, dobbiamo sempre rispettare i nostri obblighi internazionali. Ma in Europa dobbiamo essere noi a decidere chi può venire da noi e in quali circostanze, non i trafficanti di esseri umani. Stanno guadagnando milioni e milioni con le loro promesse ciniche, false e fatali. Per questo dobbiamo distruggere il loro modello di business", ha detto. 

 

 

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