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la svolta

La Commissione Ue approva le proposte di accordo sul Mercosur (con ok dell'Italia): cosa prevede

Redazione

Il collegio dei commissari europei ha dato il via libera alle modifiche al trattato commerciale. Fitto (vicepresidente Commissione Ue): "Scelta strategica per rafforzare il ruolo dell'Europa. Sarà accompagnato da misure concrete per rispondere alle preoccupazioni di agricoltori, consumatori e Stati membri". Von der Leyen: "Ridurrà l'impatto dei dazi"

Oggi la Commissione europea ha approvato le proposte per la firma e la conclusione del trattato per un mercato unico tra Ue e paesi del Mercosur, definendolo un’intesa "storica e strategica", destinata a collegare due blocchi economici che insieme rappresentano oltre 700 milioni di consumatori e circa il 25 per cento del Pil mondiale. Il via libera è arrivato dal collegio dei commissari europei, quindi anche da Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione europea. La fase successiva richiede il via libera del Parlamento europeo, dove basterà la maggioranza semplice.

Il vicepresidente Fitto, esponente di Fratelli d'Italia, ha quindi dato il suo beneplacito alla firma finale.  "L'accordo Ue-Mercosur non rappresenta soltanto un capitolo di politica commerciale: è una scelta strategica, politica ed economica per rafforzare il ruolo dell'Europa nel mondo", ha scritto su Facebook il vice presidente esecutivo della Commissione Ue. "Per rispondere alle preoccupazioni di agricoltori, consumatori e Stati membri, l'accordo sarà accompagnato da misure concrete: controlli e verifiche rafforzati nei Paesi partner; standard di sicurezza alimentare più rigorosi; ulteriori strumenti a tutela dei nostri standard ambientali e sociali".

“Le imprese dell'Ue e il settore agroalimentare trarranno immediato vantaggio dalla riduzione dei dazi”, ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen, sottolineando i benefici in termini di crescita e occupazione. Attualmente, prodotti come automobili (35 per cento), macchinari (14-20 per cento) e farmaci (fino al 14 per cento) sono soggetti a tariffe elevate, che saranno progressivamente eliminate. Per proteggere i settori più sensibili, la Commissione ha previsto clausole di salvaguardia: un meccanismo semestrale di monitoraggio e l’introduzione di una soglia guida pari a +10 per cento delle importazioni o -10 per cento dei prezzi per attivare contromisure rapide. Saranno mantenuti tutti gli standard europei in materia sanitaria, ambientale e di benessere animale, e istituite quote limitate per i prodotti più sensibili, come la carne bovina (99mila tonnellate, pari all’1,5 per cento del consumo Ue). L’accordo prevede anche la protezione di 344 indicazioni geografiche europee, e secondo Bruxelles potrà portare a un +50 per cento delle esportazioni agroalimentari verso il Mercosur.

La posizione dell'Italia nel corso dei mesi si era fatta scettica seguendo molte delle criticità portate avanti da associazioni come Coldiretti, nelle ultime settimane è cambiata. In ragione anche di un accoglimento di alcune richieste avanzate dal governo italiano. Sin dall'introduzione dei dazi al 15 per cento all'export negli Stati Uniti, nel governo s'erano iniziate a vagliare ipotesi per allargare i mercati internazionali. Il Mercosur è sempre stata una delle ipotesi concrete. Ma, giocando di sponda con la Francia, l'esecutivo italiano aveva manifestato a più riprese alcune preoccupazioni per le ricadute delle importazioni dai paesi del Sud America per il comparto agricolo. Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, per esempio, lo aveva ripetuto proprio al Foglio: "Non abbiamo pregiudizi. Credo che il Mercosur presenti più opportunità che criticità. Penso al vino tra i settori legati all’agricoltura. Questo è il dato da cui partire. Ma Ci sono altri settori del comparto agricolo che rischiano problemi serissimi. Per questo ritengo che l’Ue debba cercare un accordo che non preveda il sacrificio di nessuno e metta al centro il criterio di reciprocità, negli standard di produzione e di lavoro". Problemi serissimi che nell'analisi del governo potrebbero essere superati da un'apertura arrivata dall'Ue: ovvera la possibilità di fornire sostegni e ristori economici ai settori più colpiti dal nuovo accordo, specialmente quello agricolo.

Il Mercosur, infatti, così com'è stato pensato, consentirà ai paesi europei di esportare verso i paesi del Sud America alcuni prodotti come macchinari e alcolici che sono un'importante ossatura dell'export italiano. Mentre consentirà l'ingresso con tariffe più basse, nel mercato europeo, di prodotti come carni, riso, zucchero e miele. Anche per questo la posizione delle associazioni di categoria rimane critica. Le organizzazioni agricole europee Farm Europe ed Eat Europe hanno infatti denunciato il trattato come “una scorciatoia politica dannosa che minaccia l’integrità dell’agricoltura europea e la credibilità degli impegni ambientali e climatici dell’Ue”. L’accordo “rimane sostanzialmente invariato, in particolare nel capitolo dedicato all’agricoltura” ed “evidenzia una grave discrepanza tra le dichiarazioni e le scelte politiche reali, confermando la linea adottata dalla presidente von der Leyen negli ultimi mesi, in contrasto con i suoi stessi impegni dello scorso anno”, ha affermato Yves Madre, presidente di Farm Europe. “Nella sua forma attuale l’accordo Ue-Mercosur minerebbe direttamente le principali catene del valore agricole dell’Ue ed esporrebbe gli agricoltori europei alla concorrenza sleale di produttori che operano secondo standard significativamente inferiori in materia di protezione ambientale, sicurezza alimentare e benessere degli animali”,  è invece la posizione di Luigi Scordamaglia, presidente di Eat Europe e amministratore delegato di Filiera Italia.

"Il Governo italiano accoglie con favore l’inserimento di un pacchetto di salvaguardie aggiuntive a tutela degli agricoltori europei", si legge in una nota di Palazzo Chigi. "Tali salvaguardie aggiuntive prevedono, come attivamente chiesto negli scorsi mesi dall’Italia, un meccanismo di monitoraggio e intervento rapido in caso di perturbazioni nei prezzi, anche a livello di singolo Stato membro, il rafforzamento dei controlli fito-sanitari sulle merci in ingresso per assicurarne il pieno rispetto di standard e regolamentazioni UE e l’impegno a prevedere compensazioni adeguate per le filiere agricole eventualmente danneggiate.

In vista dei prossimi passaggi di approvazione formale dell’Accordo a Bruxelles, l’Italia valuterà, anche attraverso il coinvolgimento delle rilevanti associazioni di categoria, l’efficacia delle garanzie aggiuntive previste e la conseguente possibilità di sostenere o meno l’approvazione finale dell’Accordo UE-Mercosur".

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