Foto ANSA

Editoriali

I muscoli di Trump contro Maduro

Redazione

Sulle coste del Venezuela sta andando in scena uno scontro rischioso. Secondo l'anchorman Jaime Bayly, il tycoon potrebbe ordinare alla sua forza militare di entrare e catturare il presidente. Lo stand off fra Stati Uniti e Venezuela è appena iniziato, ma rischia di aprire una crisi significativa

Scrittore di avanguardia, intellettuale provocatore e anchorman di successo, il peruviano-statunitense Jaime Bayly è anche un personaggio che a volte le spara grosse, e dunque il suo scoop che Maduro si sta preparando a scappare in Nicaragua con la famiglia va preso con le molle. Sembra vera però la notizia che l’aereo presidenziale venezuelano abbia fatto un volo fino alla capitale Managua. Secondo Bayly, per trasportare denaro e lingotti, e cioè parte della fortuna che ha accumulato al potere, con cui prepararsi a un esilio dorato. “Trump potrebbe ordinare alla sua forza militare di entrare in Venezuela a catturare Maduro”, dice Bayly. E intanto gli aeroporti nelle isole di Aruba e Curaçao, possedimenti olandesi nei Caraibi, non stanno più permettendo voli diretti a Caracas: possibile indizio che da qui potrebbero partire aerei americani per attaccare. A parte il raddoppio della taglia americana su Maduro, fino a 50 milioni (il doppio di quella su Osama Bin Laden), ci sono le famiglie statunitensi Kennemore, Marval e Saad, che hanno denunciato Maduro e altri dirigenti del regime per sequestro e tortura, dopo che alcuni loro membri erano stati arrestati in Venezuela nello schema di diplomazia degli ostaggi di cui è vittima anche l’italiano Alberto Trentini.

Intanto anche l’incrociatore lanciamissili Uss Lake Erie e il sottomarino nucleare d’assalto Uss Newport News sono partiti per raggiungere lo schieramento che da giorni si trova al largo delle coste venezuelane. “Maduro non sfuggirà alla giustizia”, ripete la procuratrice generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, secondo la quale gli Stati Uniti starebbero anche indagando sui “ponti aerei” dal Venezuela che facilitano il traffico di droga nel loro territorio.  Maduro, accusato di essere il capo dei narcos a cui dà la caccia Trump, aveva risposto mobilitando 4,5 milioni di miliziani, ma alla prima convocazione non è andato quasi nessuno. Lo stand off fra Stati Uniti e Venezuela è appena iniziato, ma rischia di aprire una crisi significativa nella regione prima di quanto si possa pensare.

Di più su questi argomenti: