comunisti con lo yacht
La rivoluzione in jacuzzi. Ecco i segreti di lusso di Fidel e successori
Le immagini esclusive dall'interno di "Nave Pilar", la spettacolare villa da 100 milioni di Castro nella zona più esclusiva di Varadero: marmi e mobili di pregio, palestre, saune e piscine. Mentre i cubani vivono di stenti
“Che Guevara e Fidel Castro facevano collezione/ Di motociclette inglesi e di Rolex”, martellavano J-Ax e Fedez nella loro “Comunisti col rolex”. “Un insulto, che abbiamo voluto trasformare in merito: per dire che in Italia si può ancora diventare ricchi onestamente, e questa è una cosa bella”, spiegavano. “Al borghese viene rabbia quando il proletario sbanca / Ti guarda come Salvini guarda un tunisino che s'è fatto Miss Padania!”.
Non è però una battuta. Infatti, Guevara e Castro facevano davvero collezione di Rolex. Il Che, addirittura, ne aveva addosso due, quando fu ucciso in Bolivia. Uno regalo del padre, dopo la tesi in Medicina; un altro di Fidel. Perché con i Rolex si poteva vedere contemporaneamente l’ora locale e l’ora di Mosca, è stato detto. Ma non erano solo gli orologi. Che Fidel Castro vivesse circondato dal lusso mentre la popolazione soffriva carenze e collassi, cosa riferita da molti testimoni tipo Jorge Edwards, è ora confermato dalle 300 immagini inedite appena pubblicate della “Nave Pilar”: la spettacolare villa di Fidel Castro situata nella zona più esclusiva della zona già esclusiva di Varadero. Ristrutturata con un costo stimato di quasi sei milioni di dollari, la residenza è arredata con mobili di lusso, scale in marmo, sistemi doccia intelligenti, sala biliardo, palestra, sauna, aria condizionata centralizzata e jacuzzi nelle stanze principali, vetri antiproiettile, sicurezza 24 ore su 24, accesso diretto a un canale per yacht e catamarani.
Le foto, risalenti al 2011, sono state pubblicate dal Periódico Cubano in un reportage di Mario J. Pentón, giornalista cubano indipendente con base a Miami, in collaborazione con lo Youtuber Darwin Santana, invece esule in Canada.
Già appartenente a Ramón Grau San Martín, presidente di Cuba tra 1944 e 1948, a Nave Pilar non si può accedere senza permessi e verifiche da parte delle agenzie di sicurezza statali. L'edificio di tre piani, grande 14.000 metri quadri, è decorato con marmi, tappeti e mobili di lusso e la sua costruzione, completata nel 1948, è stata curata degli architetti cubani Emilio del Junco, Miguel Gastón e dello spagnolo Martín Domínguez Esteban. Dopo la morte di Fidel, la villa è passata al fratello Raúl e infine all'attuale presidente Miguel Díaz-Canel. Il valore è stato stimato in oltre 100 milioni di dollari. Nella ristrutturazione del 2011 sono stati costruiti alloggi separati e una cucina principale con elettrodomestici in acciaio inossidabile di alta qualità per il personale di servizio, al fine di soddisfare i capricci culinari degli inquilini. Inoltre sono state aggiunte nuove finestre, pergolati, una nuova piscina piastrellata con jacuzzi e persino un catamarano a uso esclusivo degli occupanti della villa, con accesso diretto al mare.
Intanto, malgrado la retorica egualitaria della Rivoluzione Cubana, la gran parte dei cittadini vive in condizioni precarie, con case in rovina, crepe nei muri e crolli continui. Come ha ricordato Darwin Santana nel presentare il video su Nave Pilar (qui sopra), a Cuba le priorità sono chiare: preservare il lusso dei potenti mentre il popolo soffre e l'élite comunista continua a chiedere ulteriori sacrifici agli oppressi. A Nave Pilar si aggiungono peraltro altre proprietà storiche appartenute allo stesso Fidel, come la sua casa a Punto Cero (Siboney), la tenuta di Topes de Collantes (Sancti Spíritus), la sua residenza segreta a Cayo Piedra (Granma) e la casa vacanze a La Rinconada, Santiago de Cuba. Tutte queste proprietà vantano lussi simili: piscine, eliporti, personale dedicato e sicurezza rafforzata, in completa indipendenza dalle persone che affermavano di rappresentare. Oggi, quella struttura di privilegi rimane intatta. La cosiddetta “famiglia reale” cubana – composta da Miguel Díaz-Canel, sua moglie Lis Cuesta (“La Machi”) e il Primo Ministro Manuel Marrero – continua questa tradizione. A loro sono attribuite residenze di lusso in luoghi come Cayo Santa María e Cayo Coco: mete turistiche vietate ai cubani comuni ma adattate al relax e al divertimento dei più alti ranghi del potere.