
(foto EPA)
dallo studio ovale
Trump ufficializza l'uscita di Musk dall'Amministrazione Usa
La conferenza stampa alla Casa Bianca doveva servire a smorzare le voci su una frattura tra i due. In realtà l'addio si è trasformato in un comizio sulle questioni di politica estera. La domanda sull'uso di droghe del patron di Space X elusa dal presidente
In una conferenza stampa nello Studio Ovale, il presidente Donald Trump ha ufficializzato l’uscita di Elon Musk dal suo incarico alla guida del Dipartimento per l’Efficienza del Governo, l'agenzia creata per ridurre la burocrazia federale e simbolo dell’approccio dell’Amministrazione Trump. L'incontro, al quale Musk si è presentato con un occhio nero – glielo avrebbe fatto X, suo figlio di cinque anni, ha spiegato – e una maglietta nera con scritto The Dogefather, doveva servire a smorzare le voci su una frattura tra i due. In realtà, come sempre succede, Trump si è mostrato seduto alla scrivania con Musk in piedi accanto a lui, e l'addio si è trasformato in un comizio su tutte le questioni di politica estera ancora sul tavolo del presidente, infarcito dei cavalli di battaglia di Trump.
La conferenza stampa è arrivata poche ore dopo la pubblicazione dell'inchiesta del New York Times sull'abuso di droghe da parte di Musk. Secondo il quotidiano, che ha parlato con diverse fonti vicine a lui, Musk avrebbe intensificato in modo significativo il consumo di droghe nel corso dell’ultimo anno, soprattutto nel periodo della campagna elettorale di Trump. L'imprenditore di SpaceX viaggerebbe con una sorta di “scatola dei farmaci” contenente una ventina di pillole da prendere ogni giorno, tra cui, secondo una foto e alcune testimonianze raccolte, sicuramente dell'Adderall. Ma Musk avrebbe raccontato anche di assumere, oltre all'ecstasy e ai funghi allucinogeni, così tanta ketamina, e in modo così regolare, da avere problemi alla vescica, un effetto che arriva soltanto dopo un uso quotidiano per un lungo periodo di tempo.
Non è chiaro se Musk stesse facendo uso di droghe nel periodo più recente, mentre frequentava la Casa Bianca e dirigeva il DOGE, l'agenzia per ridurre la burocrazia federale, anche se più volte, secondo i giornalisti, ha avuto comportamenti simili a quelli di qualcuno sotto l'effetto di sostanze. Ieri, rispondendo ai giornalisti accanto a Trump, Musk si è rifiutato di commentare l'inchiesta del New York Times.