
Ansa
A Berlino
Quel che può fare Merz per l'aumento enorme dei reati a sfondo politico
Il nuovo governo tedesco si trova ad affrontare un’esplosione di reati politici, cresciuti del 40 per cento in un anno, tra terrorismo islamista e neonazismo giovanile. Il nuovo cancelliere dovrà rafforzare la sicurezza senza alimentare l’estrema destra, bilanciando fermezza sull’immigrazione e lotta alla radicalizzazione
Berlino. Un feroce attacco con coltelli davanti a un bar: si sospetta un movente islamista radicale. Diversi raid della polizia per arrestare cinque giovanissimi neonazisti accusati di attività terroristica. Sono due degli eventi della Germania degli ultimi giorni, emersi nella stessa settimana in cui la Polizia federale tedesca ha annunciato che nello scorso anno i reati a sfondo politico sono aumentati del 40 per cento, raggiungendo un livello record dall’inizio delle rilevazioni statistiche nel 2001. Questo è lo scenario che il neonato governo di Friedrich Merz dovrà affrontare, cercando di applicare una politica di sicurezza efficiente, ma senza scivolare nelle trappole dell’estrema destra. Intorno alle 4 di domenica 18 maggio, davanti a un bar a Bielefeld, in Nordreno-Vestfalia, un uomo ha colpito con una o più armi da taglio un gruppo di giovani tifosi della squadra locale. Cinque i feriti, di cui due gravi. Dopo 42 ore di caccia al colpevole, le squadre speciali Sek hanno arrestato a Heiligenhaus un 35enne, il richiedente asilo siriano Mahmoud M. Le prime indagini e ritrovamenti suggeriscono che l’accusato fosse vicino all’islamismo radicale. Una volta arrestato, Mahmoud M. avrebbe anche personalmente dichiarato il suo sostegno all’Isis. Le indagini sono solo agli inizi, ma il caso è stato appositamente assunto dalla Gba, la Procura generale federale che persegue terrorismo e reati contro lo stato.
Sempre la Gba ha ordinato, la mattina del 21 maggio, raid di polizia che hanno portato all’arresto in tre diversi Länder di cinque giovanissimi tra i 14 e i 18 anni, accusati di far parte di un gruppo neonazista con scopi terroristici denominato Letzte Verteidigungswelle (Ultima ondata di difesa). Ragazzini che avrebbero commesso o pianificato attacchi contro centri per migranti e sedi di gruppi di sinistra. Alcuni atti di violenza sarebbero già stati compiuti da altri tre giovani, arrestati in precedenza. Il gruppo sarebbe riconducibile a una chat con oltre 200 partecipanti e sembra esprimere la crescita di quello che può essere definito neonazismo TikTok. Un fenomeno che in Germania si sta espandendo nelle giovani generazioni, con le stesse modalità con cui, tra alcuni settori di figli di migranti, si sta invece diffondendo una versione cosiddetta “social-pop” dell’estremismo islamista. Conflittualità nuove, che non emergono solo online, ma anche nelle scuole e negli spazi urbani in cui si muovono i più giovani.
Martedì 20 maggio il ministero dell’Interno e la polizia federale tedesca Bka hanno presentato il report per il 2024 sulla criminalità motivata politicamente, che ha rilevato un aumento del 40 per cento dei reati con movente politico e l’aumento del 15 per cento dei crimini violenti con sfondo politico. La metà di tutti i reati resta attribuita a settori dell’estremismo di destra. Significativa anche la crescita dei reati catalogati come antisemiti (+21 per cento). In Germania lo scorso anno è stato molto teso sul piano politico, visto anche lo svolgersi di diverse campagne elettorali. Un particolare peso hanno avuto le tensioni e le manifestazioni in merito alla guerra a Gaza. Il nuovo ministro dell’Interno, Alexander Dobrindt, ha parlato di una crescita dei reati politicamente motivati “spinti dalla polarizzazione della nostra società”. Gli estremismi in Germania non sono certo maggioritari, ma sono sempre più rumorosi e si espande l’area grigia che condivide più o meno parzialmente i messaggi radicali. Slogan talvolta amplificati dalle campagne di disinformazione spinte dall’estero (per esempio dalla Russia per rafforzare l’estrema destra o da segmenti del medio oriente per spingere agende islamiste).
L’esecutivo Merz ha ora di fronte un percorso difficile: riuscire ad arginare la polarizzazione sociale, contrastare i movimenti estremisti più pericolosi e, al tempo stesso, non nutrire la crescita dell’estrema destra parlamentare dell’AfD. Per Merz, questo percorso passa anche attraverso una linea più intransigente sull’immigrazione, inseguendo una realpolitik di svuotamento del messaggio etno-nazionalista dell’AfD. Linea che, soprattutto i cristiano-democratici, reputano quasi obbligata. Lo stesso New York Times, in un editoriale di sostegno per il cancelliere tedesco, ha scritto pochi giorni fa: “Il più grande favore che Merz e i suoi partner di governo potrebbero fare all’AfD è quello di non irrigidire la politica sull’immigrazione e di continuare a mostrare spregio nei confronti dell’opinione pubblica” sul dossier immigrazione.