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in germania
Cosa sappiamo dell'auto contro la folla a Mannheim
Almeno due morti e più di una decina di feriti. Il conducente è stato arrestato e dalle prime indagini si escludono motivazioni politiche
Ancora paura in Germania, a Mannheim, nel Baden Württemberg. Poco dopo le 12 una persona si è scagliata a gran velocità con una Ford Fiesta scura contro la folla presso la Paradeplatz, sulle Planken, vie pedonali dello shopping nel cuore della città. Il guidatore è stato arrestato. Secondo le prime indiscrezioni ci sarebbero almeno due vittime e minimo 14 feriti.
L'uomo alla guida è un 40enne cittadino tedesco della Renania-Palatinato, ha detto il ministro degli Interni del Baden-Württemberg, Thomas Strobl (CDU). Secondo Spiegel ci sarebbero indizi di una malattia mentale e dalle prime indagini la polizia non ritiene che l'autore dell'attacco avesse motivazioni politiche, come ha detto in serata alla stampa il portavoce della polizia di Mannheim, Stefan Wilhelm. Inoltre, si ritiene che l'uomo abbia agito da solo. "Pertanto non c'è più alcun pericolo per la popolazione", ha aggiunto Wilhelm.
Intorno alle 13 la polizia ha avvisato tutti gli abitanti della città di abbandonare o evitare il centro. Massiccia la presenza di ambulanze nel centro di Mannheim, l’unità di terapia intensiva dell'ospedale locale è entrata in stato d’emergenza. Nella zona sono allestite le bancarelle di un mercato di Carnevale. Testimoni oculari parlano di un’auto che ha accelerato ed è significativo che non sia facile raggiungere per sbaglio l’area dove le persone sono state investite. Altrettanto emblematico della gravità del caso è che la ministra tedesca dell’Interno, Nancy Faeser, si starebbe recando a Mannheim.
Una settimana fa alcuni canali vicino all’Isis avevano invitato i propri sostenitori ad attaccare le celebrazioni del Carnevale in Germania. Ma al momento la polizia non ha ancora dato nessuna indicazione su un possibile movente estremista o terroristico.
Attacchi con automobile da parte di assalitori con potenziali disturbi psichici e senza particolare natura politica non sono nuovi in Germania. L’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo dello scorso 20 dicembre, seppur ispirato da un profilo politico “caotico”, era anche molto legato allo stato psichico dell’assalitore. Già il 24 febbraio del 2020, sempre durante il Carnevale, un 29enne tedesco con disturbi mentali travolse la folla a Volkmarsen, ferendo oltre 100 persone. L’1 dicembre 2020 un 51enne tedesco scagliò un SUV contro i passanti, uccidendo 6 persone. L’uomo era sotto l’effetto di alcol ed è stato in seguito valutato come mosso da un disturbo schizofrenico. L’8 giugno 2022, sulla Kurfürstendamm di Berlino, un uomo tedesco-armeno ha volontariamente travolto i passanti con un’auto, uccidendo una donna e ferendo diverse altre persone. Anche per lui non fu riconosciuto un motivo politico e fu stabilito il ruolo di un grave disturbo mentale.
La modalità di attacco con l’auto come arma resta tipica dello jihadismo radicale e del terrorismo islamista, ma da tempo emerge anche in attacchi da parte di persone senza chiara spinta politico-ideologica, che compiono aggressioni emulative e “copycat” nel metodo ma seguendo impulsi provenienti da disturbi pischiatrici. Ovviamente le sovrapposizioni tra questi due fenomeni sono state e continueranno a essere complesse.