Foto Ap, via LaPresse

editoriali

Epurato per una scappatella: il ministro degli Esteri sparito in Cina aveva forse amante e figlio in America

Redazione

La relazione di Qin avrebbe portato alla nascita di un bambino negli Stati Uniti. L’ex ministro cinese è ancora sotto inchiesta: ora la questione sarebbe incentrata sulla sicurezza nazionale cinese

Dopo le indiscrezioni secondo cui Li Shangfu, il ministro della Difesa cinese scomparso ormai da tre settimane, sarebbe sotto inchiesta del governo di Pechino per corruzione, ieri sono state pubblicate alcune notizie sull’altro ministro cinese che ha inaugurato l’ultimo ciclo di  “scomparse” misteriose nella cerchia della leadership del Partito comunista cinese. Qin Gang, fedelissimo di Xi Jinping, poco dopo essere stato nominato ministro degli Esteri era sparito dalla scena pubblica, senza che nessuno desse spiegazioni, per poi essere rimosso dall’incarico lo scorso luglio, sempre senza alcuna spiegazione. Dopo mesi di silenzio sulle motivazioni della sua epurazione, ieri un’esclusiva del Wall Street Journal, che cita un’indagine interna del Partito ,  ha rivelato alcuni dettagli: Qin Gang avrebbe avuto una relazione extraconiugale durante il suo incarico precedente d ambasciatore di Pechino a Washington,  e il motivo formale dato agli alti funzionari cinesi per il suo licenziamento sarebbe stato quello di “problemi nello stile di vita” – un eufemismo nel Partito comunista cinese per indicare una “cattiva condotta sessuale”.

Ai funzionari, hanno detto due fonti al  Wsj, sarebbe stato anche detto che la relazione di Qin avrebbe portato alla nascita di un figlio negli Stati Uniti. L’ex ministro cinese, che sta collaborando con le autorità,  è ancora sotto inchiesta: ora la questione sarebbe incentrata su “se la vicenda o altra condotta di Qin possano aver compromesso la sicurezza nazionale della Cina”.  Le sparizioni dei ministri Qin Gang e  Li Shangfu mettono in evidenza l’opacità e anche  l’imprevedibilità di Xi Jinping, che nomina ed elimina fedeli a suo piacimento, in totale segretezza. Ieri la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning in conferenza stampa, interrogata sulla questione, ha detto di non sapere nulla. Ma la tattica di Pechino è sempre la stessa: far finta di non sapere mai nulla.

Di più su questi argomenti: