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Zelensky accusa Mosca di "crimini di guerra" e promette di indagare attraverso un "meccanismo di giustizia"

Il presidente ucraino ha definito le truppe russe "assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori"

Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di crimini di guerra. In questo fine settimana, dopo che l'esercito ucraino ha riconquistato ai russi le cittadine di Irpin e Bucha, vicino a Kyiv, sono emerse notizie di atrocità commesse contro i civili e della presenza di fosse comuni. I fatti di Bucha sono stati ampiamente condannati dai governi occidentali e l'Ue ha detto che si sta prepando aemanare più sanzioni contro Mosca. 

 

Il presidente ucraino, in un discorso alla nazione, ha annunciato la creazione di un "meccanismo speciale" per indagare sui crimini di guerra compiuti dalla Russia. Si tratta un "meccanismo di giustizia" che sarà formato dal ministero degli Esteri, dall'ufficio del procuratore generale e da altri rami del governo per aiutare a "portare alla giustizia concreta coloro che hanno scatenato o in qualche modo hanno partecipato a crimini contro il nostro popolo”. "La leadership russa - ha aggiunto - è responsabile delle "morti" e delle "torture" a Bucha. Iryna Venedyktova, procuratore generale dell'Ucraina, ha affermato che 410 corpi di civili sono stati recuperati nella regione di Kyiv.

  

Zelensky ha descritto le truppe russe come "assassini, torturatori, stupratori, saccheggiatori, che si definiscono esercito e che meritano solo la morte dopo quello che hanno fatto". Passando al russo, ha continuato: "Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel".