Una giornata su FoxNews, per capire come i trumpiani leggono la crisi ucraina

Luciana Grosso

Trump celebra Putin ("è un genio") e sogna i peacekeeper al confine sud, contro l’invasione dei migranti. La versione degli aedi dell'ex presidente americano

New York. “Debolezza”, “Putin” e “Trump”: sono queste le parole che attraversano la programmazione di questi giorni di Fox News, la televisione di riferimento della destra americana. Debolezza, Putin e Trump sono anche il filo conduttore delle analisi che vanno per la maggiore nelle due anime del Partito repubblicano: quella moderata (o che vorrebbe esserlo) che valorizza, pur con molte cautele, il potere americano nei confronti della Russia, e quella trumpiana che, invece, pensa che l’America senza Trump non valga la pena e che Putin sia un uomo di democrazia e di pace, al contrario di Joe Biden, un bugiardo e, a seconda dell’opportunità, troppo remissivo o inutilmente aggressivo. Lo stesso Trump è arrivato con la sua consueta leggerezza, a dettare la linea.

   
Martedì, intervistato durante una trasmissione radiofonica (uno dei conduttori è un ex di Fox), l’ex presidente ha detto che Biden è “debole” e che comunque non dovrebbe nemmeno essere alla Casa Bianca visto che ha rubato le elezioni, e che Vladimir Putin è “un genio”: il presidente russo dichiara indipendente “una grossa porzione dell’Ucraina” e Trump pensa “oh, che meraviglia”, “questo è geniale”, “quanto è furba questa cosa?”. Ci saranno i peacekeeper, ha continuato Trump, “la più grande forza di peacekeeping mai vista, dovremmo utilizzarla anche noi al confine sud”, contro l’invasione dei migranti quindi. Porteranno la pace, dice Trump, “conosco molto bene Putin”, insiste, e naturalmente “con noi non avrebbe mai fatto una cosa del genere”: se l’ex presidente fosse alla Casa Bianca, Putin non avrebbe mai re-invaso l’Ucraina.

   
Fox News deve ancora interiorizzare le parole dell’ex presidente. Così da una parte ci sono i toni da guerra fredda: Putin ha fatto un’invasione ingiustificata e violenta, va punito con fermezza. Ma Biden non è all’altezza, va da sé. Pete Hegsett, uno dei conduttori di “Fox&Friends”, programma di punta del mattino, dice che è inconcepibile che prima di imporre sanzioni Biden abbia aspettato che a muoversi fosse la Russia.  

   
Mike Pompeo, ex segretario di Stato e braccio destro di Trump, martedì mattina, prima di comparire come ospite di Fox News, ha twittato: “Vladimir Putin è l’aggressore. Gli ucraini sono le vittime. Non dobbiamo esitare davanti a questo”, e ancora: “Per quattro anni la sinistra ha blaterato la bufala che la nostra amministrazione fosse debole con la Russia. Eppure, a quel tempo, nessuno si è sognato di invadere l’Ucraina. Ora lo fanno. Chi pensate che Putin temesse di più?”. Anche il senatore Lindsey Graham, noto per fare da anni la spola tra la fronda centrista e quella più trumpiana del partito,  ospite dell’emittente, ha detto: “La debolezza mostrata da Biden in questi mesi non è stata solo dannosa per quel che ha fatto all’Ucraina resa vulnerabile all’invasione russa, ma è anche pericolosa, perché in questo momento la Cina, l’Iran, i terroristi, ci stanno guardando. E cosa vedono? Vedono che non facciamo niente. Vedono che l’America sta ferma, che non reagisce, che è spaventata”.  

  
Alla sera arrivano Tucker Carlson e Sean Hannity, aedi della parte più trumpiana della destra. Carlson, che da tempo non fa mistero della sua simpatia per Putin e per i sovranisti europei a Putin vicini come Victor Orban, dice due cose: la prima è che non è per niente vero che l’Ucraina è una democrazia e che la Russia l’ha invasa in modo violento; al contrario: secondo Carlson l’Ucraina è un autarchia in cui il presidente Volodymyr Zelensky fa il bello e il cattivo tempo e che, in un mondo normale, gli Stati Uniti dovrebbero stare dalla parte della Russia. La sua seconda affermazione, poi, è che Biden odia Putin per ragioni sue, e che vuole far pagare il prezzo del suo odio personale a tutti i cittadini americani sui quali ricadranno i costi del rincaro dell’energia. La ragione? Suo figlio Hunter, che ha lavorato per il colosso del gas ucraino Burisma. 

  
Sean Hannity inizia con un cartello molto chiaro in sovraimpressione “Trump was right”.  La cosa su cui Trump aveva ragione era che la Russia è una questione europea: “Gli europei devono decidere cosa vogliono fare – dice Trump in una clip del 2018 – o ci chiedono protezione dalla Russia o continuano ad arricchire la Russia comprando il suo gas. Fare entrambe le cose non ha senso”.  

  

In realtà il senso c’era ed era quello che ha retto il mondo dagli anni Novanta in qua: perseguire la pace creando legami anche commerciali in modo che la guerra non convenisse a nessuno. Ma nel mondo di Hannity, Trump, Fox e Putin questa cosa non ha senso. 
 

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