Bruxelles. Se c’è un paese europeo da cui imparare come si contano i decessi durante la pandemia è il Belgio. Ma se c’è un paese europeo da non imitare nella gestione della pandemia è il Belgio. Tra sistema istituzionale federale sclerotico, cambio di governo nazionale, incompetenza delle amministrazioni regionali e centrale, annunci e decisioni contraddittorie, tutto quello che poteva andare male è andato male. Anzi malissimo. Il Belgio è secondo nella classifica mondiale dei decessi (dietro al Perù) con 922 morti di Covid-19 per milione di abitanti dall’inizio della pandemia. Il Belgio oggi è secondo in Europa per numero di nuovi positivi (dietro alla Repubblica ceca) con 932,9 ogni 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni. I contagi medi al giorno sono attualmente di 9.692 su una popolazione di 11,5 milioni di persone: come se in Italia se ne registrassero quotidianamente 55 mila. La crescita è vicina al 100 per cento da quattro settimane. Il record del 13 ottobre è di 12.458 positivi in 24 ore. Il massimo della prima ondata era stato registrato il 10 aprile con 2.366.
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