La parola data e i negoziati internazionali

Una carestia di credibilità

Boris Johnson ha firmato l'accordo con l'Ue sulla Brexit con le dita incrociate dietro la schiena. Quante parole rimangiate ci stanno nella pancia di un elettore?

Paola Peduzzi

Il premier britannico ha convocato i parlamentari, ha spiegato la sua tattica negoziale (in sintesi: portare la controparte all’esaurimento, prenderla per stanchezza) e ha sbandierato questo suo peso politico come un trofeo. Ma non soltanto ha argomentazioni poco solide (abbiamo avuto troppa fretta a novembre, sostiene), ha soprattutto un buco grosso nel suo bilancio di credibilità già miserello

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  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi