Editoriali

In Lituania il partito dei pacifinti al governo sta creando parecchio caos

Redazione

I "cinque stelle" lituani creano problemi all'esecutivo del paese baltico sulle spese militari. Gli effetti nefasti del populismo

C’è un piccolo paese europeo e della Nato, con una forte sensibilità strategica verso la Russia, che sta attraversando una profonda crisi politica e che mostra in modo inequivocabile i rischi legati al populismo al potere: la Lituania. Ieri la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, si è dimessa per  “disaccordi fondamentali” con la premier Inga Ruginiene sul budget da destinare alle Forze armate del paese baltico, di fatto in prima linea contro le potenziali aggressioni di Russia e Bielorussia. Già due giorni fa la prima ministra aveva chiesto il “licenziamento” di Sakaliene, perché non allineata sulle posizioni della leadership di governo, che vorrebbe mantenere una spesa per la Difesa al di sotto del 5 per cento del pil e sotto il controllo diretto del ministero dell’Economia. Certe posizioni sono l’espressione del partito populista Nemunas Dawn, più volte accostato all’italiano M5s, che pur essendo nuovissimo alle elezioni parlamentari di un anno fa ha raccolto circa il 15 per cento dei voti e si è garantito una posizione di rilievo nel Seimas, il Parlamento lituano. Per governare, il Partito socialdemocratico lituano è stato costretto a formare una coalizione eterogenea, contraddittoria su diversi temi, dove ad alzare più la voce è il gruppo del Nemunas Dawn, antiestablishment ed euroscettico, fondato nel 2023 da Remigijus Zemaitaitis, già espulso dal Seimas per antisemitismo e poi rieletto l’anno scorso. Dopo diverse controversie legate agli ultimi mesi di governo, anche dentro la maggioranza iniziano spaccature irreversibili per via delle politiche del Nemunas Dawn. Per un paese un paese che ha fatto delle sue posizioni pro Europa e pro Nato un pilastro identitario è il sintomo di un pericoloso scivolamento che mina non solo la coesione nazionale ma anche la credibilità della Lituania all’interno della Nato. Ieri l’aeroporto di Vilnius è stato costretto a sospendere i voli per via della presenza di palloni aerostatici metereologici lanciati dalla Bielorussia, ufficialmente usati per il contrabbando, ma anche come parte di una strategia della destabilizzazione continua contro i paesi Nato del fianco est.

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