Editoriali

Bnp Paribas nei guai per il Sudan

Redazione

La banca francese perde una causa che va avanti da anni per complicità (persino in genocidio) col regime e crolla in Borsa

Un altro guaio francese tiene banco sui mercati. Bnp Paribas è arrivata a perdere quasi il 10 per cento alla borsa di Parigi dopo la notizia che un tribunale di New York ha ritenuto la banca francese complice di violenze in Sudan e addirittura di un genocidio. Bnp è stata condannata a pagare un risarcimento di 20,5 milioni di dollari a tre querelanti sudanesi che hanno testimoniato su violazioni dei diritti umani commesse dal regime dell’ex presidente Omar al-Bashir. Una cifra tutto sommato contenuta, ma la sentenza rischia di aprire una class action per oltre 20 mila rifugiati su suolo americano che implicherebbe un risarcimento miliardario. Si tratta di una causa  che va avanti da alcuni anni e che nel 2024 ha subìto una svolta con la richiesta di rinvio a giudizio per la banca francese, accusata di avere fornito servizi al governo del Sudan nel periodo compreso tra il 1997 e il 2011 violando le sanzioni imposte da Washington al regime.

Bnp ha annunciato che presenterà ricorso e si dice certa che il verdetto verrà ribaltato perché sarebbero state ignorate importanti prove a sua discolpa. Intanto, la sentenza  aumenta il rischio di contenzioso per  il gruppo, il cui titolo è stato fortemente penalizzato dagli investitori. A questo, si può aggiungere un danno reputazionale non di poco conto per una grande banca europea in un periodo in cui le guerre stanno generando proteste e manifestazioni di piazza. Intanto, in Italia, Bnp Paribas ha allargato la sua presenza nel gruppo assicurativo Generali, di cui detiene il 5,4 per cento come risulta da comunicazioni Consob. La banca ha avuto fino a oggi piccole partecipazioni nella compagnia del Leone attraverso i suoi fondi di investimento ma quella di un pacchetto aggregato con anche, in parte, diritti di voto è una novità per la compagnia guidata da Philippe Donnet che, dopo la conquista di Mediobanca da parte di Mps, potrebbe tornare al centro di una contesa per un cambio di governance. 

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