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editoriali

L'America rimette piede in Libia

Redazione

Per l’anno prossimo è in programma una grande esercitazione, assieme all’Italia

Gli Stati Uniti tornano a giocare un ruolo di primo piano in Libia per tentare di condurre il paese, diviso fra est e ovest, lungo un difficile processo di unificazione.

 

Martedì l’Africom, il Comando americano per le operazioni in Africa, ha annunciato che l’anno prossimo si terrà in Libia una delle principali esercitazioni militari del continente sotto il patrocinio di Stati Uniti e Italia coinvolgendo sia le Forze armate di Tripoli sia quelle di Bengasi. “Flintlock 26”, questo il nome dell’esercitazione, si svolgerà a Sirte, la città che si trova lungo la linea del cessate il fuoco tracciata nel 2020 fra l’est e l’ovest del paese. Il generale americano John Brennan ha detto che “questa esercitazione non è solo un addestramento militare. Si tratta di superare le divisioni, costruire competenze e sostenere la sovranità della Libia e il suo diritto di decidere del proprio futuro”.

   

Secondo quanto annunciato dal generale americano, che è appena rientrato da un viaggio di diversi giorni fra l’est e l’ovest della Libia, all’Italia spetterà un ruolo chiave, quello di preparare il campo in vista dell’esercitazione, prevista per la prossima primavera. La responsabilità di coordinare le forze di Tripoli e di Bengasi spetterà al Comando operazioni speciali (Cofs) di Centocelle, comandato dall’ammiraglio di squadra Paolo Pezzuti. Si tratta di un corpo di élite, addestrato per sabotaggi, incursioni, ricerca e salvataggio di ostaggi in zone di guerra, eliminazione degli ostacoli e preparazione del territorio per l’invio delle forze convenzionali. Da alcuni mesi il coordinamento tra i vertici delle nostre Forze armate e quelli libici si è intensificato.

   

Lo scorso primo ottobre, il generale del Comando operativo vertice interforze, generale Giovanni Maria Iannucci, si è recato a Tripoli per incontrare il capo di stato maggiore di Tripoli, Mohamed el Haddad e discutere delle nuove prospettive di cooperazione. La “Flintlock 26” potrebbe essere un piccolo passo avanti che da tempo la comunità internazionale cerca di compiere per la creare una Forza armata unitaria in Libia. 
 

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