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Editoriali

Merz va a Parigi da Macron per ridare slancio al motore franco-tedesco

Redazione

Il nuovo cancelliere è andato in Francia con l’obiettivo di archiviare rapidamente l’èra Scholz e rilanciare la coppia europea: “L’Europa si trova davanti a enormi sfide”, ha detto Merz, aggiungendo che queste potranno essere superate “solo se Francia e Germania saranno più unite che in passato”

Quando si inceppa il motore franco-tedesco, tutta l’Europa rischia di bloccarsi, di aggravare le proprie divisioni, di essere meno ambiziosa. Con Olaf Scholz, l’ex cancelliere tedesco, il motore è rimasto inceppato per molto tempo: erano troppe le divergenze con il presidente francese, Emmanuel Macron, dalla Difesa europea al rapporto con gli Stati Uniti, fino al sostegno all’Ucraina e alle questioni energetiche. Ma la musica, ora, è cambiata con l’elezione di Friedrich Merz, che ieri, per il suo primo viaggio da neo cancelliere, è volato a Parigi con l’obiettivo di archiviare rapidamente l’èra Scholz e rilanciare l’intesa franco-tedesca. “Istituiremo un consiglio franco-tedesco di difesa e sicurezza che si riunirà regolarmente per fornire risposte operative alle nostre sfide strategiche comuni”, ha annunciato Macron durante la conferenza stampa congiunta all’Eliseo.

L’amicizia franco-tedesca “è un dono del perdono e della riconciliazione” dopo la tragedia della Seconda guerra mondiale, ha dichiarato Merz. “L’Europa si trova davanti a enormi sfide”, ha proseguito, aggiungendo che queste potranno essere superate “solo se Francia e Germania saranno più unite che in passato” e continueranno a cooperare insieme agli altri partner dell’Ue.

I due leader, in mattinata, avevano già sancito il nuovo slancio franco-tedesco in un documento firmato a quattro mani e pubblicato da diversi media. “Vogliamo rendere il nostro partenariato più strategico e più operativo al fine di ottenere risultati concreti per i nostri concittadini e per l’Unione. Sfrutteremo al massimo il coordinamento e il riflesso franco-tedesco per rendere l’Europa più sovrana, ponendo l’accento sulla sicurezza, la competitività e la convergenza”, si legge nel documento. Restano le divergenze su alcuni dossier, come il Mercosur e il nucleare, ma a Parigi si torna a parlare con convinzione di “coppia franco-tedesca”. 
 

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