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L'intervento del presidente di Confindustria Orsini all'assemblea di Bologna

"Pensiamo a un sostegno agli investimenti di 8 miliardi di euro l'anno per i prossimi tre - cinque anni". La proposta del presidente degli industriali al governo 

Oggi si tiene a Bologna l'assemblea generale di Confindustriaa cui partecipano anche la premier Giorgia Meloni e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. In apertura dei lavori, il presidente Emanuele Orsini ha presentato la sua relazione annuale, delineando la sua visione per il futuro dell'industria italiana, fiaccata da un contesto internazionale segnato da conflitti militari e guerre commerciali.

Orsini ha sottolineato la necessità di un'unità nazionale e di una strategia industriale solida per affrontare l'incertezza economica. Una delle proposte è un pacchetto di sostegno agli investimenti da 8 miliardi di euro nei prossimi tre-cinque anni, suggerendo di riassegnare i fondi europei post-Covid e di introdurre incentivi fiscali domestici. Il presidente ha inoltre sottolineato l'urgenza di ridurre i costi energetici per le imprese italiane, che attualmente pagano un sovrapprezzo superiore al 35 per cento rispetto alla media europea, arrivando in alcuni casi all'80 per cento rispetto ai principali paesi europei. 

Il presidente degli industriali ha evidenziato il rischio concreto di deindustrializzazione in Europa e in Italia, aggravato da un pregiudizio anti-industriale e dalla guerra dei dazi, e ha proposto un piano industriale straordinario per rilanciare l'economia europea e nazionale. Tre principi cardine: rispetto dell'identità e del ruolo delle imprese, dialogo come metodo di composizione dei bisogni e unità nel portare avanti soluzioni con uno sguardo lungo sul futuro.

Orsini ha anche criticato l'eccessiva produzione normativa dell'Unione europea, che negli ultimi cinque anni ha emanato 13.500 nuove norme, rispetto alle 3.000 degli Stati Uniti, e ha proposto al governo italiano 80 misure a costo zero per snellire la burocrazia. Ha ribadito l'importanza della neutralità tecnologica e ha espresso preoccupazione per l'attuazione frettolosa del green deal europeo, che potrebbe compromettere la competitività dell'industria italiana.

Infine, Orsini ha lanciato un appello per una politica industriale europea solida, capace di unire i paesi membri verso obiettivi comuni, e ha sottolineato la necessità di un approccio bilanciato alla transizione energetica, per evitare una deindustrializzazione mascherata da decarbonizzazione.

 

Ecco il testo integrale della relazione. 

 

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