
risiko bancario
Chi subisce la mossa di Consob su Unicredit
L’autorità di vigilanza presieduta da Paolo Savona ferma i giochi per un mese: slitta a fine luglio la chiusura dell’ops di Orcel sul Banco Bpm
Alla fine la Consob è scesa in campo nel risiko bancario. Non che fosse assente, tra autorizzazioni varie alle offerte in corso, ma sospendere per 30 giorni l’ops di Unicredit su Banco Bpm – iniziativa che ha rarissimi precedenti nella storia della finanza italiana pur essendo prevista dalle norme – è uno dei quegli interventi che potrebbe cambiare il corso di questo complesso puzzle. L’autorità di vigilanza presieduta da Paolo Savona ha, dunque, fermato i giochi per un mese facendo slittare a fine luglio la chiusura dell’offerta sulla banca milanese. Il che vuol dire lasciare il tempo all’ad di Unicredit, Andrea Orcel, di provare ad approfondire il confronto con il governo Meloni sul golden power. Solo che Orcel sembra non stia proprio offrendo un ramoscello d’ulivo a Palazzo Chigi visto che, almeno da quanto si legge nella delibera della Consob, ha presentato alla Presidenza del Consiglio una “istanza di autotutela” riservandosi nelle more ogni opportuna di difendere i propri interessi in altre sedi. Che cosa vuole dire? Che Unicredit chiede di riaprire il procedimento sul golden power e non esclude l’avvio di un contenzioso amministrativo con il governo. Il risiko non s’infiamma, è già un incendio.