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EDITORIALI

Te li ricordi i minibot? Giorgetti e Meloni ora sono fedeli alla linea della Bce

Redazione

I crediti d’imposta generati dal Superbonus sono considerati dalla Bce come una pericolosa forma di moneta fiscale. E ora anche il ministro dell'Economia e il presidente del Consiglio hanno capito che questa valuta virtuale è da condannare

Incalzato dagli irriducibili difensori del Superbonus e del relativo mercimonio di crediti d’imposta, Giancarlo Giorgetti ha sgranato gli occhi: “Stiamo attenti, evitiamo di dire che questi crediti d’imposta devono circolare liberamente. Non dobbiamo proprio dirla questa cosa. E’ meglio per tutti, per lo stato italiano in particolare”.  Il tutto con un tono, a metà tra l’allusivo e il fosco, che faceva assumere al suggerimento del ministro dell’Economia i connotati di un avvertimento minaccioso.

In realtà, Giorgetti faceva riferimento a ciò che forse ha capito meglio dopo il suo debutto all’Ecofin: e cioè che quella mole abnorme di crediti d’imposta generati dal Superbonus viene considerata dalla Bce come una pericolosa forma di moneta fiscale. E anche qui risiedeva la radicale contrarietà di Mario Draghi alla misura tanto cara al M5s. Che Giorgetti abbia capito che queste forme di moneta virtuale sono da condannare è un buon segno, visto che anche lui, come  Salvini, in passato s’era lasciato affascinare dalla tentazione dei minibot del guru dei no euro Claudio Borghi. Va detto però che Giorgetti non è il solo, nel governo, in preda a questo confortante ravvedimento.

Giorgia Meloni, nel suo discorso alla Camera, s’è mostrata altrettanto fedele all’ortodossia di Francoforte: “L’unica moneta a corso legale  in Europa sono le banconote cartacee emesse dalla Bce”. L’ha detto, la premier, per difendere l’innalzamento al tetto del contante. E l’ha detto, però, forse dimenticando di quando, nel 2019, accusava Giovanni Tria in quanto contrario ai minibot. “Come fa un ministro dell’Economia a essere contrario all’emissione di titoli di stato che non fanno nuovo debito e che servono a dare un po’ di respiro all’economia reale? Se non vuole i minibot trovi subito i soldi per pagare tutti i debiti della Pa. Altrimenti cambi mestiere”. E meno male che ad aver cambiato idea è stata Meloni, e non Tria. Altrimenti la premier si troverebbe ora a chiedere a Giorgetti i minibot, o di “cambiare mestiere”.

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