Meglio le mascherine gratis che a prezzo calmierato

Luciano Capone e Carlo Stagnaro

In Usa Biden distribuisce gratuitamente 400 milioni di Ffp2. Una politica che aiuta davvero i poveri, a differenza del finto prezzo calmierato voluto dal Pd utile solo a fare qualche tweet

Il presidente americano, Joe Biden, ha avviato un piano per distribuire gratuitamente 400 milioni di mascherine N95 (equivalenti alle nostre Ffp2) attraverso le farmacie e i centri medici. Ha anche lanciato il sito covidtests.gov per richiedere gratis i tamponi fai da te. Anche in Gran Bretagna è attivo da tempo un programma per la somministrazione dei tamponi gratis. Diverse città europee hanno varato progetti del genere. E perfino in Italia, nel 2020, il governo Conte II ha finanziato la distribuzione di circa 11 milioni di mascherine chirurgiche.

 

Perché, allora, da un certo punto in poi abbiamo smesso di seguire questa prassi? Proprio il governo giallorosso, mentre con la mano destra regalava le mascherine, con la sinistra imponeva un tetto di 50 centesimi al loro prezzo di vendita. La passione per i prezzi amministrati deve aver fatto colpo sulla classe politica italiana, visto che pure il governo Draghi è stato a lungo tirato per la giacchetta da ministri come Andrea Orlando ed esponenti di maggioranza come il segretario del Pd Enrico Letta e il suo vice Peppe Provenzano. Alla fine, nel tentativo di salvare capra e cavoli, la struttura commissariale del generale Figliuolo ha semplicemente stilato un protocollo aderendo al quale le farmacie si impegnano, su base volontaria, a non vendere le mascherine Ffp2 a più di 75 centesimi. Ne restano escluse le farmacie non aderenti e tutti gli altri canali di distribuzione (presso i quali, peraltro, il prezzo è spesso inferiore). In pratica, le farmacie possono mandare una mail al commissario Figliuolo per dirgli che vogliono vendere le Ffp2 a 0,75 euro: una cosa che potevano benissimo fare anche prima.

 

C’è, in tutto questo, un doppio paradosso. In primo luogo, il controllo dei prezzi è sempre una misura pericolosa. Specialmente nel breve termine rischia di acuire la scarsità. Nel lungo termine,è tendenzialmente inutile. In questo caso il paradosso è che la misura è inutile sin dall’inizio, visto che è un “calmiere volontario”. Ma la logica sottostante è importante dal punto di vista politico: il governo desidera perseguire un obiettivo – garantire che le mascherine siano accessibili a tutti – ma non intende sostenerne il costo. Emana una specie di grida manzoniana e pensa di aver risolto così il problema, rimediando qualche like sui social: “Calmierato il prezzo delle mascherine Ffp2. Come avevamo chiesto. Chissà se domani leggeremo le solite lezioncine ideologiche sul libero mercato. E’ che le persone – anche le più povere – per vivere e lavorare ne avevano bisogno adesso. Dunque, bene così”, ha twittato Provenzano. Ma i tweet, per quanto gagliardi, non hanno la virtù di diminuire il bisogno di Ffp2, direbbe il Manzoni.

 

Il secondo paradosso sta nel fatto che non siamo in una fase di austerità, anzi: mai come ora i governi hanno avuto mano libera con la spesa. Se le Ffp2 sono tanto necessarie da essere obbligatorie per affrontare il Covid, perché non distribuirle gratis? Sarebbe davvero curioso se l’esecutivo, dopo una legge di bilancio straripante di bonus (dalle terme alle “facciate”, passando per il Superbonus 110%) lamentasse la scarsità di qualche centinaia di milioni di euro. Si potrebbe fare in molti modi: inviando mascherine a casa a tutti oppure alle sole famiglie con reddito medio-basso; o ancora fare come Biden e appoggiarsi a farmacie e parafarmacie. Tra l’altro i programmi di distribuzione gratuita funzionano: un esperimento condotto a Oslo ha mostrato che la disponibilità di mascherine gratis fa crescere il loro utilizzo di almeno 6 punti percentuali.

 

Favorire la diffusione delle Ffp2 è un obiettivo fondamentale durante un’ondata epidemica. Peccato che il governo si sia dimostrato di manica larga con tutti i postulanti dei partiti, salvo poi praticare la politica del braccino corto proprio sulle mascherine. Siccome dopo aver speso tutto per i bonus erano finiti i soldi per cambiare la realtà, si è ripiegato su qualcosa che andasse bene per Twitter.

 

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