EDITORIALI

Il vero riscatto dei giovani

Redazione

Perché la proposta Tridico sul riscatto gratuito della laurea è una fregatura

Il presidente dell’Inps ha rilanciato una nuova vecchia idea: il riscatto gratuito della laurea per incentivare gli studi. Intervenendo a “Futura”, la manifestazione della Cgil, Pasquale Tridico ha dichiarato che tra i problemi pensionistici dei giovani oltre ai “salari bassi che significano un assegno più basso” c’è quello di “entrare tardi nel mondo del lavoro perché per fortuna studiano”. Ecco quindi la soluzione: “Permettiamo il riscatto gratuito della laurea a fini pensionistici” per incentivare lo studio. L’idea non è affatto nuova, è una di quelle proposte che vengono periodicamente riciclate, nella scorsa legislatura l’avevano rilanciata i giovani del Pd e l’allora sottosegretario del Mef Pier Paolo Baretta. Non se n’è fatto nulla, per fortuna.

 

 

Il riscatto degli anni universitari costa circa 25 mila euro ed è quindi “gratuito” per chi riceve il bonus ma è pagato da qualcun altro. Più precisamente da chi non si laurea. In questo senso è una misura molto iniqua, perché carica sulle spalle di chi ha redditi più bassi i contributi pensionistici di un medico, di un ingegnere o di un notaio. La laurea ha un elevato valore economico: è un investimento in capitale umano che garantisce redditi più elevati e, di conseguenza, pensioni più generose. E’ quindi di per sé conveniente. Non si capisce perché si debba dare un extrabonus erga omnes, pagato da chi guadagna di meno, a persone che magari nel corso della vita avranno le risorse per pagarsi il riscatto. Se si vogliono promuovere l’istruzione e la formazione sarebbe di gran lunga preferibile incrementare la spesa universitaria, investire in ricerca e aumentare le borse di studio per i più bisognosi e meritevoli. Ma al di là delle criticità specifiche, la proposta di Tridico segnala un problema più generale. Come già accaduto con Quota 100, indicata come misura a favore dell’occupazione giovanile, non è sensato che quando si parla di politiche per i giovani si parta dalle pensioni. Questo paese deve liberarsi dell’ossessione pensionistica.

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