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Editoriali

Un posto nel futuro per la Bce

Redazione

Va bene affrontare la crisi, ma l’Eurotower deve ridefinire il suo ruolo

Paul Diggle è uno dei più seguiti osservatori delle mosse della Bce nel suo ruolo di senior economist di Aberdeen Standard investments. Alla vigilia della riunione del board di ieri aveva individuato tre fattori sui quali la Bce dovrebbe puntare per ridefinire il suo ruolo per il futuro: fissare un nuovo obiettivo per l’inflazione, usare la politica monetaria per accelerare la transizione energetica ed emettere l’euro digitale. Neanche aveva commentato il meeting del giorno successivo tutto giocato sulle attese di chiarimenti sul piano di acquisti pandemico, il Pepp, che, essendo un tema oggetto di discussione tra falchi e colombe nel board dell’Eurotower, genera spesso una comunicazione contraddittoria. In qualche modo, poi, la presidente Christine Lagarde è riuscita a tranquillizzare i mercati sul fatto che il Pepp continuerà a sostenere le politiche fiscali degli stati europei che stanno combattendo la grande crisi sanitaria e i ritardi sui vaccini. Il suo tono accomodante sulla politica monetaria e allo stesso tempo fiducioso sulle prospettive macroeconomiche dell’Eurozona (che, dice, potrà tornare ai livelli pre Covid a metà 2022), è risultato convincente, come si è visto dalla reazione delle Borse europee. Ciò non toglie che pochi sono gli elementi emersi dalla riunione dai quali si può dedurre che la Bce stia lavorando per darsi un’identità nel dopo Covid, come auspicato da Diggle, il quale ci ricorda che sono passati esattamente dieci anni da quando Jean Claude Trichet commise il grave errore di alzare i tassi d’interesse nel bel mezzo della crisi del debito sovrano. Le paure infondate della Bce sull'inflazione furono la causa di quell’errore. Da allora, molto è cambiato nell’approccio di politica monetaria segnata dall’epoca di Mario Draghi. Ma secondo Diggle l’errore potenziale oggi, mentre la Bce si avvicina alla fine della sua revisione strategica, “è quello di non agire abbastanza assertivamente nel ridefinire il suo ruolo per l'era moderna. La Bce ha una grande opportunità. Non dovrebbe sprecarla”.

 

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