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La Generazione Z entra nel mondo del lavoro: ecco perché sarà peggiore di tutte le altre

Sono i giovani nati dalla metà degli anni '90 alla metà degli anni 2000. È difficile gestirli, è difficile parlarci e non hanno un’etica lavorativa

E’ difficile gestirli, è difficile parlarci e non hanno un’etica lavorativa. Questo dicevano dei millennial le vecchie generazioni neanche troppo tempo fa. E questo è anche quello che i manager dicono oggi della nuova forza lavoro: la generazione Z.

 

Ora che ci avviciniamo alla fine del 2017, una ricerca condotta da Intraprendere.net ci aiuta a fare luce sulla nuova generazione che sta entrando nell’età adulta e, quindi, si sta affacciando sul mercato del lavoro, analizzando come potrebbe cambiare il panorama lavorativo grazie ai Gen Zen.

 

  

Sembra infatti che alcuni trend di ricerca sul web si stiano modificando radicalmente: la sola ricerca “inventarsi un lavoro oggi” è aumentata del 200% negli ultimi 12 mesi

 

Ma partiamo con ordine, descrivendo qual è la generazione Z e quale differenza c’è con i millennial.

Generazione x, ovvero i millennial: nati fre il 1977 e il 1995, sono cresciuti con un accesso tecnologico che non aveva ancora avuto eguali, e hanno qualità sorprendenti come il senso del diritto, la familiarità con la tecnologia e il desiderio di fare del bene nel sociale.

 

Generazione z: generalmente pensata come la generazione nata dalla metà degli anni '90 fino alla metà degli anni 2000, si sta affacciando al mondo del lavoro solo ora. E’ più esperta a livello tecnologico ed è cresciuta a pane e social media.

Da un primo approccio sembra che la generazione Z sarà peggiore di quella dei millennial:

- Il 36% dei dirigenti ritiene che la generazione Z sarà più difficile da gestire rispetto alle generazioni precedenti.

- Il 26% ha dichiarato che sarà più difficile comunicare con loro.

- Il 20% dei manager afferma di ritenere che la generazione Z possa peggiorare la cultura aziendale.

 

Insomma la generazione Z vedrà i lavori come relazioni transazionali a breve termine.

 

I millennial cercano posti di lavoro che garantiscano stabilità, convenienza ed equilibrio, la Gen Z è più pronta ad alimentare le proprie passioni e ad essere orgogliosa del proprio lavoro.

Possiamo descrivere i millennial come guidati dalla crescita e dallo stile di vita, e la Generation Z guidata dalla crescita e dalla passione.

 

Quindi i millennial devono prepararsi per l’avvento della Gen Z nel mondo del lavoro e qual è il modo migliore se non che studiare le grandi differenze fra una generazione e l’altra?

 

I maggiori tratti distintivi sono:

1) Sicurezza: la recessione ha colpito i millennial proprio mentre entravano nel mondo del lavoro, determinando una disoccupazione di massa, I Gen Zers erano bambini e molto probabilmente hanno visto gli effetti del crollo economico attraverso gli occhi dei loro genitori. Di conseguenza, sono molto più sicuri delle proprie capacità e cercano guadagni più alti anche a scapito di una minore sicurezza sul posto di lavoro.

 

2) Indipendenza. La generazione Z tende a pensare in modo più indipendente rispetto alla generazione millenaria. Gli sutdi suggeriscono che pensano in maniera più indipendente, facendo affidamento a se stessi più che ad un team, preferiscono ambienti di lavoro più isolati rispetto ai millenial.

 

3) Imprenditoria. La generazione Z risulta essere decisamente più imprenditoriale. Secondo la ricerca condotta solo l’11 % dei millenial desidera avviare un’impresa, mentre per la generazione Z si arriva almeno al 20%.

 

Come possono prepararsi le vecchie generazioni all’ingresso del mercato di questa nuova forza lavoro più flessibile e indipendente?

Adeguandosi ai cambiamenti del mercato, cercando di essere più intraprendenti nella ricerca di nuove opportunità.

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