La Brexit strategy italiana

Una grande opportunità: incentivare tutti i “cervelli” a tornare

Paolo Scaroni
Nel medio termine l’Italia deve rendersi attrattiva per ricevere pezzi di quei business che oggi sono collocati a Londra, dalle grandi organizzazioni internazionali alle banche d’affari. Potrebbero scegliere non solo Parigi o Francoforte ma anche Milano. Per fare questo dobbiamo riportare a casa i “cervelli”.

L’Italia può realizzare interventi di breve e di medio termine. Nel breve termine si può chiedere all’Unione europea – giustificandolo con le turbolenze eccezionali dei mercati post-Brexit – il permesso di fare interventi sulle banche che solo dieci giorni fa non sarebbero stati permessi per risolvere i  problemi del nostro sistema bancario che a differenza di altri non ha avuto aiuti di stato veri e propri. E’ un’opportunità. Nel medio termine invece l’Italia deve rendersi attrattiva per ricevere pezzi di quei business che oggi sono collocati a Londra, dalle grandi organizzazioni internazionali alle banche d’affari. Potrebbero scegliere non solo Parigi o Francoforte ma anche Milano. Per fare questo dobbiamo riportare a casa i “cervelli”. Abbiamo già un sistema di fiscalità agevolata per coloro i quali rientrano in Italia dopo un periodo di studio. Potremmo estenderlo ad altri professionals italiani e non che hanno lavorato all’estero per un certo numero di anni. Potrebbe essere un incentivo. E siccome una legge l’abbiamo già – ma definiamo “cervello” solo uno studente di business school e non una persona che ha lavorato in una banca d’affari, ad esempio, a Londra – dovremmo estenderla a una platea più ampia di soggetti.

 

Paolo Scaroni (Rothschild)

 

 

 

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