Somalia nel sangue, le strade colabrodo e i litigi su Twitter. Di cosa parlare stasera a cena

Marco Alfieri

In esclusiva per noi Marco Alfieri seleziona e propone letture, spunti e idee per sapere quello che succede nel mondo.

    Frase del giorno


    Mi raccomando, chi trova una notizia positiva su Expo la nasconda eh, sia mai che roviniamo la narrazione. Strano paese il nostro, strano…”

    Daniele Bellasio


     

     

    Guerra & Pace

     

    Stati falliti. Al Shabaab ha attaccato il ministero dell’Istruzione a Mogadiscio, in Somalia. I jihadisti hanno fatto esplodere un’automobile fuori dell’edificio e poi hanno fatto irruzione all’interno. Almeno nove persone sono morte. La intensa storify firmata Reportedly e perché sempre più spesso i terroristi attaccano studenti, come a Garissa, o edifici legati all’istruzione. Sanno bene che l’educazione è il miglior antidoto all’integralismo. Intanto il Kenya comincia i lavori per costruire un muro anti al Shabaab sul confine con la Somalia. Operazione difficile.

    Nel continente nero. Un anno fa Boko Haram ha rapito più di duecento studentesse in Nigeria. Tranne che per una manciata di loro, riuscite a scappare subito, sulla vicenda è calato l’oblio. S’intravede solo la lunga scia di sangue che accompagna da anni le scorribande dei terroristi nigeriani.

    Jihadisti di Sua Maestà. Il New York Times Magazine indaga sull’attrazione fondamentalista che subiscono i giovani musulmani britannici, considerando che i “foreign fighter” valgono più o meno la metà dei militanti del Califfato. E le mappe aggiornate del Pentagono sulle zone di influenza e di controllo dei vari gruppi jihadisti, tra Siria e Iraq.

    Pantano yemenita. Prova di forza all’Onu dei paesi sunniti contro la Russia per ottenere la condanna dei ribelli Houthi (appoggiati dall’Iran) mentre il ministro degli esteri di Teheran annuncia un piano di pace in quattro punti per risolvere il conflitto nel piccolo stato arabo e l’ideologo locale di Al Qaeda, Ibrahim al Rubaish, è stato ucciso da un drone. Sullo sfondo, la domanda da un milione di dollari: nella guerra per procura tra sauditi e iraniani, Foreign Policy si domanda se Teheran stia davvero vincendo la partita per la supremazia regionale in Medio Oriente. 

     

     

    Se ne parla oggi

     

    Europa al bivio (geopolitico) esistenziale. Le piroette di Tsipras, i rumors sul default di Atene, la stanchezza dei suoi fan nella finanza (Soros incluso) e quei dati choc sull’economia di Kiev. 

    Corsa alla Casa Bianca. Il Pew Research ha classificato in dieci sottogruppi (demografici, etnici e religiosi), i principali bacini elettorali di Repubblicani e Democratici. La sfida parte da qui. L’interessante “tax plan” di Marco Rubio che divide il fronte conservatore ma potrebbe incontrare il favore di ampie fette di americani e perché il senatore della Florida potrebbe davvero vincere la nomination repubblicana. Fronte dem, Bloomberg si chiede come verrebbe presa nei paraggi di Wall Street l’eventuale presidenza di Hillary Clinton (tanto più oggi che ha lanciato la sua prima crociata contro i super stipendi dei big manager) e un utile approfondimento di Davide Vannucci sulle donazioni estere (ci sono anche i sauditi) a favore della fondazione di HC.  

    Le elezioni degli altri. Vice news ha stilato una guida per sopravvivere al voto inglese, dedicata ai giovani al primo voto. E qui i programmi elettorali dei due partiti maggiori: Labour e Tory

    La guerra di Wolfsburg. Il patron della Volkswagen, Ferdinand Piech, allo scontro con il Ceo Winterkorn. Casus belli il flop del gruppo tedesco negli Usa ma il grande vecchio ha tutti contro: dal cugino azionista Wopo Porsche, ai sindacati, fino ad Angela Merkel. Una partita appena cominciata…

    Cuba libre? Il Summit delle Americhe si è chiuso senza dichiarazione finale, senza decidere nulla, e senza il rientro di Cuba nell’Organizzazione degli Stati americani. Ma due strette di mano lo consegnano alla Storia.

    Predatori & Prede/1. Nokia e Alcatel-Lucent hanno confermato di essere in “trattative avanzate” per dare vita ad un gruppo da 40 miliardi di dollari capace di crescere come Huawei e Ericsson. Come il colosso finlandese si è reinventato dopo il big bang del 2013 e la vendita della divisione “device” a Microsoft e le due aziende allo specchio nell’infografica del Wsj.

    Predatori & Prede/2. Exor offre 6,4 miliardi di dollari per PartnerRe. La holding del gruppo Agnelli verso la conquista del colosso Usa delle riassicurazioni.

     

     

    Mappa del giorno


    Salasso italiano. I profili del carico fiscale per tipo di famiglia nelle statistiche dell’Ocse



     

      

    Italy in a day

     

    Il Godot della crescita. Per Fabrizio Forquet del Sole 24Ore il tesoretto annunciato dal governo Renzi è solo un’arma di distrazione di massa: “con dati occupazionali che restano al minimo storico e una produzione industriale che continua a deludere, dovrebbe essere chiaro a tutti che è tempo di serietà e non di distrazioni.”

    Interviste che dicono tutto. Lasciate ogni speranza, voi che avete a che fare con l’Agenzia delle Entrate.

    Italicum, la battaglia finale. Il premier Renzi non vuole più toccare nulla per non correre rischi. Ma con la fiducia il Pd uscirà intero?

    Emergenza sbarchi. Problema italiano o problema europeo? Pagella Politica mette insieme un po’ di dati sui migranti, qualche fonte utile e molte buone risposte, nel giorno in cui un gruppo di libici ha attaccato una nave italiana della missione Frontex portandosi via il barcone.  

    Salone & Fuorisalone. La guida del New York Times su dove bere, mangiare e fare shopping durante la settimana milanese del Mobile.

     

     

    Argomenti di dibattito

     

    Saremo alleati? Ma l’Iran è davvero rivoluzionario? L’Atlantic mette ordine nelle ultime polemiche e va alla ricerca della vera essenza della politica estera di Teheran.  

    Dubbi amletici. Fare credito ai piccoli conviene (ancora) alle banche? La domanda non è così banale, soprattutto se si considera come i sistemi bancari più avanzati in USA e UK non soltanto se la pongano da parecchi anni, ma siano passati all’azione riducendo di molto il servizio alle micro e piccole imprese. 

    Momento Justine. Quanto Twitter rovina la vita (e fa perdere il lavoro). Perchè il social network dell’uccellino genera continue polemiche?

    Sogni nel cassetto. Quando un’organizzazione ha cercato volontari per un viaggio di sola andata, hanno risposto più di duecentomila persone. Perché siamo così ossessionati da Marte? 

    Settant’anni dopo. Qualche riflessione sul fatto che il 25 Aprile continua a confermarsi una partita dove non c’è (ancora) la storia bensì l’uso politico del passato.

     

     

    Cose da sapere

     

    Segui i soldi. I cinque principali mercati azionari asiatici per capitalizzazione di borsa. Piazze emergenti come Shenzhen sono meno conosciute (all’estero) di Shanghai o Tokyo, ma crescono più velocemente. 

    Senza più alibi. Arriva a Milano mytaxi: l’anti Uber offre sconti del 50 per cento. Quanto piacerà ai tassisti?

    A portata di clic. Satelliti, droni e palloni aerostatici. La corsa delle grandi aziende per connettere a Internet 4 miliardi di persone nel mondo.

    Piacere, Karim (Franceschi). Il racconto del volontario italiano di Senigallia che ha combattuto contro l’Isis a Kobane. 

    Gay power. Il prossimo 28 aprile la Corte Suprema Usa potrebbe richiedere a tutti gli Stati, con una sentenza destinata a entrare nella storia, di garantire ai gay la possibilità di contrarre matrimonio. Ma già oggi i grandi studi legali del paese rifiutano di battersi contro le nozze gay, temono di pagare una battaglia popolare con clienti e dipendenti. 

     

     

    Ossessioni

     

    Fuori dal letargo. Come fanno gli alberi a sapere quando è primavera. Video spiegazione non scontata.

    Esportare l’Italia. Settembre 1944, quando il New York Times scoprì la pizza mentre l’associazione della vera pizza napoletana negli Usa va alla guerra contro McDonald’s. Tutta colpa di una pubblicità.

    La macchina del tempo. Viaggereste a ritroso per uccidere un giovane Hitler? Le risposte e lo studio di una rivista scientifica.

    Il sorpasso. Le strade italiane sono un colabrodo. Ponti e ferrovie costruiti dove non si dovrebbe: 720 punti a rischio crollo, in 6180 sono state rilevate delle “criticità”. Nel 2014 si sono verificati 211 eventi con feriti, vittime e danni. I soldi per rimediare sono solo sulla carta. Arriveranno?

     

     

    Mettetevi comodi

     

    Di un’altra parrocchia. Perché Isis sta cercando di cancellare l’eredità del mullah Omar e dei Talebani della prima ora nell’interessante racconto di War on the Rocks.

    Una fortuna in cima al mondo. La febbre dell’oro sulle vette ghiacciate delle Ande peruviane, nel racconto mozzafiato del New Yorker.

    When in Roma. James Pallotta, il nuovo stadio, l’amore per la città eterna e il rapporto con i romani. Un intenso long read firmato Sbnation descrive le gesta della A.S. Roma all’americana.  

     

     

    Foto del giorno 


    “From Guerrilla to Guerrilla marketing…”: la surreale foto della presidente brasiliana Dilma Rousseff con Mister Facebook, Mark Zuckerberg