di cosa parlare stasera a cena

Terremoto Orbàn. La maggioranza vola nei sondaggi ma è senza un perimetro

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Tra Salvini che fa asse con Orbàn (e che ancora più problemi al tentativo meloniano di gestione morbida dell’antieuropeismo ungherese) e Guido Crosetto che parla di italiani corrotti da Mosca (estratto dalle dichiarazioni messe nel nuovo libro di Bruno Vespa) viene il dubbio che la maggioranza, proprio nel suo momento di massima conferma positiva dai sondaggi, sarà costretta a ripensare la sua composizione e il suo perimetro. I temi internazionali, Ucraina, Nato, Israele, rapporti con l’Ue e con Donald Trump, politica verso i paesi arabi e musulmani, che hanno tenuto in piedi e dato anche slancio all’azione di Giorgia Meloni diventano anche elemento di distinzione nella maggioranza. È come se ai vantaggi ottenuti grazie alla buona azione di politica estera ora cominci a corrispondere qualche conto da pagare. L’estro politico potrebbe indicare molte soluzioni ed è importante anche il calendario, con l’approvazione della penultima manovra della legislatura si apre lo spazio per cercare caratterizzazioni di ogni singolo partito, diventa preponderante la testimonianza di partito rispetto alla fedeltà di maggioranza. Per Forza Italia, però, coniugare i due impegni è più semplice, come partito moderato e centrista non ha bisogno di fare la faccia cattiva o di estremizzare le sue posizioni e, anzi, si può immaginare che anche nel fuoco della campagna elettorale Forza Italia manterrà la sua vocazione di partito affidabile, solido su alcuni temi ma non interessato a sfasciare alleanze o a cercare soluzioni fantasiose. Per la Lega non si può dire lo stesso, le sirene orbaniane attirano e distraggono, la Russia illude, Matteo Salvini è in cerca di idee forti

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Comincia davvero l’avventura della riforma della giustizia (tema da legare a quanto scritto sopra). Giovedì il voto finale e poi si passerà alla campagna referendaria

 

Fatto #2

Il macabro imbroglio di Hamas sui corpi degli ostaggi

 

Fatto #3

Amazon licenzia senza freni

 

Oggi in pillole

  • Christine Lagarde fa (una specie di) spesa a Firenze e constata che i prezzi sono un po’ alti ma che crescono meno di quanto crescessero due anni fa. Osservazione in loco un po’ viziata dalla mole di informazioni sulle tendenze dei prezzi accumulate come presidente della Bce. Comunque, visto che non è certamente casuale questa corsa al mercato, bisogna interpretarla nella strategia di comunicazione della banca centrale. Anche se, guardando la foto, si notano zucchine a 2,50 euro al chilo e radicchio a qualcosa più di 3 euro al chilo e non sembrano prezzi realistici, almeno stando all’esperienza personale
  • L’Inps conosce bene i dati e ci dice che le donne guadagnano tuttora mediamente meno degli uomini. Togliendo tutto il pubblico impiego, dove la differenza non esiste e dove la distribuzione di genere sta andando verso la parità per i ruoli meglio retribuiti, resta in capo al settore privato la grande distanza da colmare 
  • Compiti a pagamento
  • L’impazzimento americano (alimentato anche da Trump) sui farmaci e i loro effetti. Ora tocca al Tylenol
  • Il professore della Sorbona che sarebbe stato meglio non assumere
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