
Di cosa parlare a cena stasera
I motivi del successo di Trump su Gaza
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Sarebbe troppo facile dire che per una volta Donald Trump, quasi per puro caso, ne ha indovinata una. Ci metterebbe in pace con la nostra coscienza di critici, a volte inorriditi e altre volte frastornati, del trumpismo, ma non darebbe una risposta utile a capire ciò che è avvenuto con l’azione del presidente americano grazie alla quale gli ostaggi israeliani ancora viventi sono tornati a casa, le parti in conflitto hanno preso una lunga (si spera lunghissima, indeterminata) pausa dalle ostilità, si è avviata una specie di gestione estesa ai paesi arabi e musulmani (vuol dire sostanzialmente Emirati, Golfo, Arabia Saudita, Egitto, Turchia, Giordania) assieme alla presenza stabilizzatrice in primis degli Usa e poi degli europei. Da notare l’esclusione degli altri grandi blocchi, che pure avevano tentato di avere un ruolo. Questa roba è effettivamente troppo grossa per liquidarla come una casuale congiuntura fortunata del trumpismo. Proviamo con una strada laterale ma interessante. Nelle stesse ore in cui concludeva gli ultimi passaggi dell’accordo mediorientale Trump si è vaccinato per l’influenza e per il Covid, smentendo sé stesso e il suo ministro antivax Kennedy (oltre a gran parte del mondo Maga). Ecco, dire una cosa e farne un’altra (il più delle volte non semplicemente un’altra ma proprio il contrario di ciò che si è detto e predicato), è uno dei punti che aiutano a capire il comportamento di Trump e il suo successo in questo frangente. E poi c’è il cosiddetto deep state, cioè i competenti inseriti nell’amministrazione che correggono e indirizzano l’azione presidenziale. Negli Usa non ne resta molto dopo le purghe trumpiane ma quel che resta evidentemente è sufficiente per accompagnare scelte anche di grande responsabilità. Mentre potremmo azzardare che stavolta Trump ha sfruttato un deep state esterno e cioè la grande conoscenza dei dossier e della situazione generale, dei rapporti di forza tra paesi e dei legami con potenze esterne, da parte di esperti israeliani e dello stesso Benjamin Netanyahu. Una consulenza che Trump ha messo a frutto senza farsene imbrigliare del tutto. Ha ascoltato evidentemente anche altri attori dell’area, rapporti che hanno permesso la sistemazione graduale di punti aggiuntivi di instabilità come la Siria e che hanno suggerito di ridurre la capacità militare (anche attraverso forze che agiscono per procura) dell’Iran. Il capolavoro potrebbe essere nato così e questo metodo apre a qualche possibilità anche per la questione ucraina, con la fine della stagione dei tappeti rossi per Vladimir Putin
Le tre "cose" principali
Fatto #1
L'emozione e i discorsi (che forse rappresentano il nuovo stile di comunicazione, analisi, rappresentazione dei rapporti politici)
Gli europei sono stati in partita, ma non erano, necessariamente, i giocatori principali
Fatto #2
Dove la guerra c’è ancora e dove un’azione comune tra europei e americani potrebbe fare molto
Fatto #3
In Toscana vince facile Eugenio Giani, nella stagione d’oro degli incumbent
Ma uno che dalla condizione di incumbent era escluso il divieto di superare i due mandati si prepara, invece, a qualche mossa polemica con il suo partito. Perché se sono considerato io il problema, ha detto Zaia (la Lega non ha voluto il suo nome sul simbolo e non gli ha fatto presentare una lista), allora intendo diventare davvero un problema
Oggi in pillole
- Manovra in arrivo e imprenditori ascoltati a Palazzo Chigi e altrove
- Mark Rutte parla dei compiti Nato e inserisce una precisazione importante quando spiega che la semplice intromissione di aerei russi nello spazio aereo di paesi Nato non comporta l’obbligo di doverli abbattere. Non è un’ammissione di debolezza ma la rivendicazione della libertà delle scelte tattiche e strategiche, che non devono essere dettate dalle provocazioni russe
- Sébastien Lecornu ci riprova e Emmanuel Macron prova a dare la linea
- I Nobel dell’economia dovrebbero essere invitati fissi come consulenti della commissione europea e dei governi nazionali per dare lezione sul rapporto tra innovazione tecnologica, sue applicazioni e crescita economica
- In Madagascar è in corso un colpo di stato e il presidente appare in grande difficoltà