
Di cosa parlare a cena stasera
L'appello del Quirinale alla Flotilla
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Alla buffonesca spedizione della Flotilla arriva l’appello del Quirinale per salvare molte facce, forse perfino qualche vita e certamente per mettere tutti al sicuro. A salvarsi potrebbe essere anche lo spirito dell’iniziativa, se ora i suoi organizzatori sapranno gestire il compromesso e dirigere una ritirata dignitosa e in buon ordine, cosa che sembra non avverrà, anzi, l’intento di forzare il blocco e arrivare sulla costa con i pacchi di pasta sembra ribadito.
La politica italiana si riorganizza dopo l’appello di Mattarella e dopo il rifiuto, almeno stando alle prime risposte, di accettarne il contenuto da parte degli organizzatori della Flotilla. Il Pd molto sbilanciato verso l’impresa navale, a partire dalla segretaria, è in imbarazzo e si affida a Peppe Provenzano, che condivide le parole del presidente e indica la via della mediazione rispetto all’obiettivo primario dello sbarco sulle coste di Gaza. Ma, così, anche il parlamentare schleiniano schiera il suo partito contro il volere apparente dei capitani e delle capitane della Flotilla. La maggioranza trova, invece, uno spazio confortevole e la conferma della propria linea nelle parole del Quirinale. E segna un buon punto politico.
Le tre "cose" principali
Fatto #1
Le ragioni e la necessità di Israele, le ipocrisie e i tradimenti dei paesi occidentali e di quelli arabi, il gran discorso di Benjamin Netanyahu alle Nazioni Unite. Non è stato ascoltato dai tanti delegati che sono usciti dall’aula ma è arrivato sui cellulari di chi vive a Gaza
Fatto #2
Anche l’Ue, attraverso la commissione, si muove per riorganizzare la difesa verso est. In questi di attivismo tedesco, con Friedrich Merz che esplicitamente parla di iniziative da prendere con gruppi informali di paesi, non coinvolgendo necessariamente l’intera unione e strappando un po’ lungo l’asse franco-tedesco, diventa importante il ruolo di grande organizzatore della difesa comunitaria del commissario Andrius Kubilius, lituano (provenienza che ha molto peso nella vicenda), responsabile per le politiche spaziali e di difesa. Oggi ha riunito i ministri della difesa nazionali dei paesi direttamente esposti sui confini ad est per le decisioni sul rafforzamento dei sistemi di controllo aereo, tra cui spicca il cosiddetto muro anti-droni. A Kyiv, dove se ne intendono più di noi, spiegano che per avere efficacia il muro ha bisogno di milioni di droni difensivi, un impegno affrontabile per l’Ue, ma la cui portata va chiarita per non avere poi brutte sorprese
Ripeschiamo il discorso drammatico di Mette Frederiksen, premier danese
Fatto #3
Il delirio di Donald Trump contro l’ex direttore dell’Fbi James Comey, di cui ha ottenuto prima l’esclusione dall’incarico durante la sua prima presidenza, nel 2017, e poi la messa in stato d’accusa. E ora da Trump arrivano fortissime pressioni sui giudici per ottenere una condanna dal sapore politico e vendicativo. Una partita che potrebbe essere troppo grande e impegnativa perfino per il prepotente in capo della Casa bianca
La risposta di Comey
Oggi in pillole
- Si diceva della confusione politica in cui si trova il Pd dopo l’appello di Mattarella e l’accoglienza tiepida da parte della Flotilla. Matteo Ricci ci si trova un po’ incastrato e si inerpica in un finale di campagna elettorale “per le Marche e per Gaza” da cui non si trarrebbero buoni auspici per la sua campagna elettorale
- Il magistrato indagato per le strane vicende del processo sulla morte di Chiara Poggi
- In Uk arriva la carta d’identità obbligatoria per la prima volta nella storia
- Ecco perché i gatti mangiano l’erba che poi li fa vomitare. La risposta al quesito fa un po’ schifo, ma chi siamo noi per giudicare, e ha a che fare con la necessità di liberare lo stomaco dai tanti peli ingeriti


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Manovra, si comincia
