Foto Ap, via LaPresse

Di cosa parlare a cena stasera

Prendere sul serio il contenimento strategico dell'aggressività russa

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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I 30, o quasi, che stanno con l’Ucraina, prendono sul serio il contenimento strategico dell’aggressività russa. C’è anche l’Italia, superando la questione personale tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron. La discussione sull’invio di truppe di nazioni europee resta sospesa ed è, comunque, fuorviante. L’importante è sostenere l’Ucraina, che ha bisogno di mezzi e dotazioni e non di truppe, e rafforzare i confini di ciascuno per bilanciare l’attivismo russo (mostrato anche con l’accumulo di soldati alle frontiere). Per Ursula von der Leyen è in gioco la sicurezza di tutta l’Europa. Per Macron si tratta anche di fondare la proposta politica dei movimenti che si riconoscono nella sua visione politica su un grande tema strategico e che ha a che fare con la sicurezza nazionale, temi su quali l’elettorato francese è storicamente sensibile.

 

E anche Donald Trump, collegato, tocca un tasto importante.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Sono freschissime le immagini del super vertice di Pechino e quelle della stretta di mano tra Xi Jinping e Narendra Modi, per le quali si è parlato di storico superamento della rivalità tra Cina e India e di allineamento dell’India nel nuovo ordine mondiale centrato sulla potenza cinese. Ma già oggi Modi è stato a Bruxelles per incontrare molto proficuamente Ursula von der Leyen, su temi forse più prosaici rispetto al nuovo ordine, ma altrettanto importanti, come gli accordi per gli scambi commerciali tra India e Ue e l’impegno comune per far pressione sulla Russia perché tratti la fine delle ostilità in Ucraina.

 

Fatto #2

La distruzione della sanità americana andrà avanti ed è tragicomico che gli Stati Uniti promuovano (prima dei tagli) le giuste politiche di prevenzione sanitaria all’estero e le cancellino in casa.

 

Fatto #3

Per fortuna, e per sfortuna della propaganda, Abboud è vivo e sta bene.

 

Oggi in pillole