Lavrov tratta con Draghi per il G20 sull'Afghanistan

A Roma oggi c'era Sergei Lavrov, ministro degli esteri russo, con un pieno mandato a trattare da parte di Vladimir Putin con il governo italiano, presidente del G20, sugli sviluppi in Afghanistan.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Le vittime dell'attacco di ieri all'aeroporto di Kabul.

Dove resistono ai talebani e perché ci riguarda.

Il commiato, con il cuore pesante, dall'Afghanistan del rappresentante civile delle forze Nato presenti per vent'anni.

Fatto #2

Dopo il disastro afgano i repubblicani chiedono espressamente le dimissioni di Joe Biden, ma la novità è che i democratici non fanno quadrato attorno al presidente e si limitano a un atteggiamento più prudente e a critiche di minore intensità.

Fatto #3

Bravi presidi, finalmente, ben fatto.

Oggi in pillole

• Il punto rimosso nella discussione sulle regole vaccinali nei luoghi di lavoro.
• Slogan con del genio per Olaf Scholz, leader dei socialdemocratici tedeschi, in un colpo solo dà un messaggio rassicurante al centro, rivendicando la continuità con la cancelliera Merkel e manda un segnale al mondo più sensibile alle questioni di genere proponendosi come cancelliera (il sostantivo è messo al femminile).
• Papeete, quella vera, è uno dei luoghi più drammaticamente colpiti dalla pandemia.
• Forse è meglio così.