(foto LaPresse)

Di cosa parlare stasera a cena

Le buone notizie sul vaccino e il record di contagi negli Stati Uniti

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Lo dice con chiarezza, e quando serve, Sergio Mattarella

 

Questa è un’acquisizione molto importante, perché la capacità di generare forte risposta immunitaria è l’ultimo controllo che si fa per un vaccino, dopo averne verificato la sicurezza. E’ la prova dell’efficacia e dopo si passa alla fase di autorizzazione definitiva

Roberto Burioni lo spiega anche meglio, con un occhio attento alla popolazione anziana. E sempre dal virologo italiano l’altra ottima notizia, in questo caso risalente a domenica, quella sull’efficacia per almeno 6 mesi di uno degli anticorpi monoclonali messi a punto per prevenire il Sars-CoV-2, significherebbe poter frenare la pandemia con grandi risultati in breve tempo, perché ogni persona protetta attraverso la risposta immunitaria indotta dall’anticorpo monoclonale diventerebbe un vicolo cieco per la circolazione del virus. In questo caso Burioni commentava ciò che Rino Rappuoli, esperto di livello mondiale del settore, aveva detto da Fabio Fazio. Lo ripeschiamo dalla cena di domenica perché assieme alla notizia del vaccino AstraZeneca rappresenta i grandi passi in corso per avere copertura e capacità di controllo della diffusione dei contagi in un tempo ragionevolmente vicino. E tenete presente che non serve la copertura totale, ma che anche una piccola parte, ben scelta, di popolazione immunizzata corrisponde a un grandissimo ostacolo per il diffondersi del virus

raramente viene descritto come uno che ama le prese di posizione dure e certamente è un ministro che ama fortemente il settore cui è preposto. Però stavolta Dario Franceschini ha avuto coraggio e determinazione nel rintuzzare le proteste del mondo dello spettacolo. Ha tenuto duro, si è preso un sacco di insulti, ma ha sfoderato capacità di decisione. Questa circostanza, tra l’altro, diventa una delle varie garanzie di durata della legislatura, perché è chiaro che Franceschini dovrà darsi il tempo per ricucire politicamente con un mondo cui è legato e del quale non può fare a meno

  

però c’è anche Matteo Renzi, che contesta il dpcm e chiede di cambiarlo e riecheggia le critiche di chi chiede in base a quali criteri siano stati decisi i divieti. E c’è Andrea Orlando, a rispondergli, indirettamente (attingendo a ricordi ulivisti), dicendo che se i ministri (nel caso specifico dovrebbe essere Teresa Bellanova) cominciano ad attaccare il governo poi arrivano presto i guai. Sì, è roba apparentemente esplosiva, ma c’è quello che avete letto prima a frenare gli ardori. Perché togliersi di torno proprio quando il vaccino e le cure sono all’orizzonte sarebbe troppo stupido

A stringere proprio, all’osso, si direbbe che le regioni non protestino più di tanto, salvo mantenere il punto sulla assurda richiesta di limitare i tamponi (ma inserendo i contatti stretti dei sintomatici si arriva ai criteri attuali, quindi anche quell’obiezione viene smontata, perché mai è venuto in mente a nessuno di fare tampone a chi non aveva avuto neppure un contatto stretto con un positivo, ovvero con quelli che Toti chiama sintomatici)

be’, però, in Alto Adige con la chiusura alle 18 alla cena quasi ci stavano. Comunque si sono dati qualche ora in più. Ma non c’entra l’autonomia, in tutte le regioni, di fronte a dati sanitari migliori delle soglie ritenute di pericolo, si può derogare alle restrizioni

la giunta comunale di Napoli sarà in piazza Plebiscito a protestare contro la Regione

 

decreto pronto per i soldi veloci a ristoranti e bar

spiegare, spiegare, spiegare, per essere merkeliani fino in fondo

Angela Merkel che parla di situazione drammatica e relativizza tutti gli errori e le scelte giuste altrui. Perché dimostra che non c’era strategia vincente e facile da usare

in Francia il coprifuoco limitato, molto limitato, non ha prodotto effetti e sono in arrivo misure più stringenti

la scelta francese (sorprendente): ridurre la frequenza dei trasporti pubblici anziché aumentarla

il Belgio chiede aiuto ai Paesi Bassi

 

in USA si va avanti a colpi di record di contagi

aprite le finestre

 

veramente sembrava proprio che avesse proposto non solo un governo di unità nazionale ma anche che avesse posto condizioni (onestamente più da resa incondizionata e vergognosa che frutto di trattativa). E invece no, Giorgia Meloni vuole fare solo la sua opposizione con battute e offese, buon per lei. E’ questa è un’altra ragione, dopo il coraggio di Franceschini, per pensare che il governo è saldo e destinato ad arrivare a fine legislatura

forse ci resterà male Renato Brunetta, o forse ci resterà bene e il governo di unità nazionale, insomma di unità anti-sovranista, potrebbe cercare di farselo senza gli altri ingombranti colleghi di destra 

 

Luigi Di Maio con le sue fissazioni, tirate fuori nel momento meno opportuno

ma poi si ravvede, anche grazie a una piccola autocritica

 

 

in sostanza è come se Donald Trump dicesse di non votare Trump

però anche Joe Biden dice di non votare…Biden. Il candidato democratico è incappato nuovamente in un errore di memoria chiamando il suo concorrente, che tra l’altro è il presidente in carica degli Stati Uniti, George e quindi forse collegandosi a un vecchio predecessore, al primo della serie. Confusione su cui Donald e non George si è buttato a pesce

 

ma Trump è peggio

la lunga veglia preelettorale americana e come gestirla

una strana coppia molto interessante, scoperta anche grazie ai tanti che donano il tempo e la capacità di calcolo non utilizzati dai loro computer

bel tempo per fine mese e i primi giorni di novembre (camminare all’aperto si può a tutte le ore, quindi andate tranquillamento a raccogliere le castagne o a fare quello che vi pare)

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