Inizia l'èra Trump

Eugenio Cau
Una rassegna delle copertine dei principali magazine internazionali. New Yorker, Economist, Time, Spiegel, Businessweek

    La prospettiva dell’elezione di Donald Trump vista dal Messico è tutt’altro che confortevole. Il New Yorker, nella sua ultima copertina, sembra mostrare proprio questo punto di vista, in cui un muro enorme ostruisce completamente la cover del giornale. Ma poi i mattoni iniziano a coprire anche la celebre testata del settimanale americano, e tutto sembra assumere un significato diverso.

     

     


     

    Più formale l’Economist, che dopo un endorsement forte a Hillary Clinton augura a Trump di avere successo alla Casa Bianca e parimenti si augura che queste elezioni feroci si dimostreranno catartiche nei confronti dell’eruzione del populismo.

     

     


     

    Ancora più formale il Time, che dopo aver annunciato in due copertine diverse che Trump si sarebbe “squagliato” riconosce l’onore delle armi al presidente eletto.

     

     

     


     

    Apocalittico è invece il tedesco Spiegel: come un meteorite pronto a distruggerci tutti, Trump si dirige a tutta velocità verso la terra. Il titolo dice: “E’ la fine del mondo (per come lo conosciamo)”.

     

     

     


     

    Doppia e nostalgica la copertina di Bloomberg Businessweek. “Avevamo questo”, mostra una copertina con una ragazza dal viso dolce e in speranzosa attesa. Ora “abbiamo questo”, mostra l’altra copertina, con un ragazzo dal viso beffardo e bullo, e l’immancabile cappellino “Make America Great Again”.

    • Eugenio Cau
    • E’ nato a Bologna, si è laureato in Storia, fa parte della redazione del Foglio a Milano. Ha vissuto un periodo in Messico, dove ha deciso di fare il giornalista. E’ un ottimista tecnologico. Per il Foglio cura Silicio, una newsletter settimanale a tema tech, e il Foglio Innovazione, un inserto mensile in cui si parla di tecnologia e progresso. Ha una passione per la Cina e vorrebbe imparare il mandarino.