La donna accoltellata dall'ex e le lesbiche che guadagnano più delle etero

Redazione

    DELITTI
     

    Monica De Rossi, 47 anni. Nata a Verona, proprietaria di un’agenzia immobiliare a Grisignano (Vicenza), madre di tre figli, due dall’ex marito, uno da un altro compagno, per qualche mese aveva avuto una relazione con un Davide Tomasi di anni 37, istruttore in una palestra a Campodoro (Padova) avviata dodici anni fa con un socio. Costui, diabetico, di poche parole, lavorava anche nell’azienda edile di famiglia, amava collezionare modellini di aerei e costruiva droni. La scorsa estate lei l’aveva lasciato ma lui continuava a mandarle messaggi e a farle piccoli regali. Giorni fa la chiamò con la scusa che gli serviva una casa col giardino per il cane, si diedero appuntamento in una villetta ancora da completare e mentre lei gliela faceva visitare lui, sorprendendola alle spalle, le ficcò un pugnale da combattimento nella schiena. Quindi trascinò il cadavere in uno sgabuzzino, chiuse la porta a chiave, e si iniettò una massiccia dose d’insulina senza però riuscire a morire (trovato in coma, ora è fuori pericolo in ospedale).
    Primo pomeriggio di lunedì 4 aprile a Poiana di Granfion, frazione di Grisignano di Zocco, provincia di Vicenza.

     

    Nicola Di Tullo, 46 anni. Di Manfredonia (Foggia), muratore, separato con figli, un precedente per stalking nei confronti dell’ex moglie, nel primo pomeriggio di sabato 2 aprile telefonò a un amico chiedendogli di chiamare un’ambulanza e i carabinieri. Poi scomparve nel nulla. Trovato cadavere domenica 3 aprile nell’intercapedine del muro di un casolare abbandonato. Qualcuno prima gli aveva spaccato la faccia e la testa a cazzotti, poi gli aveva sparato un colpo di fucile nel fianco.
    Pomeriggio di sabato 2 aprile in un casolare di campagna lungo la strada che da Manfredonia porta a San Giovanni Rotondo, in località Miscillo.

     

    Franca Ranghino, 81 anni. Di Vercelli, da quando era rimasta vedova s’era trasferita nella villetta della figlia Cristina Carenzo, 45 anni, commercialista da qualche tempo senza lavoro, separata, un figlio che vive col padre in provincia di Savona. Le due, a detta dei vicini, litigavano di continuo. L’altra sera durante l’ennesima discussione la Carenzo prima riempì di botte la madre, poi afferrò un mattarello e con quello la colpì più volte sulla testa fino a sfondarle il cranio. Quindi andò a dormire, lasciando la madre cadavere sul pavimento dell’ingresso.
    Sera di mercoledì 6 aprile in una villetta su due livelli in via Manzone a Vercelli.

     

    Elena Salmaso, 73 anni. Di Ferrara, ex segretaria dell’Oculistica del Sant’Anna, due figli, da oltre quarant’anni era sposata con Francesco De Scisciolo, 74 anni, originario di Lecce, ingegnere in pensione, ex dipendente statale. Qualche settimane fa aveva avuto un’emorragia cerebrale, da allora era rimasta lucida ma non poteva più muoversi. Quando era uscita dall’ospedale il marito non aveva voluto mandarla in clinica e si occupava di lei, «con amore». Però s’era fatto sempre più depresso. L’altra mattina prese un coltello da cucina, s’avvicinò in punta di piedi alla consorte che dormiva nel lettone coniugale, e le infilò la lama nella gola. Quindi raggiunse la caserma di Ferrara e al piantone spiegò: «Ho ucciso mia moglie».
    Prima delle sette e mezza di martedì 5 aprile in via Paracelso a Ferrara.

     

    Valerio Sottero, 54 anni. Titolare di un negozio di fiori e di piccoli animali domestici in frazione Vaccheria di Guarene (Cuneo) viveva in una villetta a due piani col padre ottantottenne, la compagna romena, e il di lei figlio Iosif Popovic, 20 anni. Costui sabato scorso, per l’ennesima volta, litigò col Sottero per questioni di soldi. Poi i due si calmarono e la cosa sembrava finita lì ma più tardi, mentre l’uomo dormiva, il ragazzo gli si avvicinò in punta dei piedi impugnando un coltello e gli infilò la lama tre volte nel collo, recidendogli la giugulare.
    Notte di sabato 2 aprile in una villetta in frazione Sotteri di Guarene, Cuneo.

     

    Luciana Torcello, 82 anni. Residente a Staranzano, Gorizia, madre di due figli, sposata da una vita con Pietro Zuppi, 84 anni. Da quando s’era ammalata di Alzheimer il marito le stava sempre al fianco: la lasciava sola giusto il tempo necessario per andare a fare la spesa. L’altra mattina lei era seduta sul divano quando lui le strinse le mani al collo finché non smise di respirare. Quindi telefonò a un figlio che vive a Milano, gli disse che aveva ucciso la mamma, e subito dopo si impiccò.
    Venerdì 29 marzo in via Mazzini, a Staranzano (Gorizia).

     

    SUICIDI

     

    Un uomo di 33 anni. Compagno di Giuseppe Albano, 39 anni, curatore dal 2012 del museo Keats-Shelley House ai piedi della scalinata di piazza di Spagna, a Roma. I due vivevano assieme in un alloggio dentro al museo. L’altro giorno, profittando dell’assenza di Albano, l’uomo si chiuse in bagno, legò una corda al montante della doccia, l’altro capo se lo girò attorno al collo, e si lasciò penzolare.
    Lunedì 4 aprile a Roma.

     

    AMORI
     

    DRIN DRIN «Le confido un segreto. Sto cercando... Ha presente queste ragazze carine che stanno nei caffè. Tu chiedi un espresso e loro: “Oh sì”, e – drin drin – avviano la cassa. Sempre col sorriso: sto cercando quel tipo di ragazza. Non so se sono ancora in tempo, perché mi piacerebbe una sui 25-26 anni. Non più giovane di così. O sui 28, 32,33. Va bene, facciamo 40. Ma carina, sempre col sorriso. Drin drin, caffè. La sera torna a casa con la testa piena di quel drin drin. E io: vai a dormire amore, in silenzio. E a Natale, come regalo, una bella cassa, drin drin. Non chiedo molto» (Marcello Mastroianni al David Letterman Show, nel settembre 1987) (Vanity Fair 6/4).

     

    CIAK Marcello Mastroianni, innamorato di Claudia Cardinale, doveva baciarla nel film Pelle. Andò dalla regista, Liliana Cavani: «Che non ti venga in mente di dire “buona la prima”». «Naturalmente feci come voleva lui, così finalmente l’ha potuta baciare» (Fulvia Caprara, La Stampa 2/4).

     

    FRIGO «Sa perché Marcello mi ha sposato? Un giorno me l’ha detto. Perché avevo sempre il frigo pieno» (la moglie Flora Carabella) (ibidem).

     

    BACI Alcuni scienziati si sono posti la domanda: quale è il modo preferito di baciare, con la testa piegata verso destra o verso sinistra? Hanno scoperto che i baci tra partner sono dati di preferenza con la testa piegata a destra. Quelli tra genitori e figli mostrano una preferenza verso sinistra. Non importa se uno è mancino o quale sia il sesso: maschi e femmine si comportano allo stesso modo. Tutto ciò accade perché le coppie usano principalmente l’emisfero sinistro del cervello con una maggiore attività della corteccia anteriore sinistra, quindi con un controllo sulla parte destra del corpo. Con il passare degli anni, anche se l’innamoramento cala, resta la memoria e le coppie continuano a baciarsi con la stessa inclinazione. È legata al passato anche la preferenza per il bacio a sinistra tra genitori e figli: di solito i genitori cullano i loro piccoli tenendoli con il braccio sinistro e dunque in quella direzione sono portati d’istinto a baciare (Sette 1/4).

     

    GAY Marieka Klawitter, dell’University of Washington (a Seattle), ha scoperto che, a parità di mansioni e competenze, le lesbiche guadagnano il 9% in più delle eterosessuali. Nel caso siano state precedentemente sposate a un maschio, le signore in questione vedono il bonus calare al 5,2%. Già un paio d’anni fa uno studio dell’Anglia Ruskin University aveva osservato che le lesbiche guadagnano in media il 12% in più delle etero (+11% in Germania, +15% in Canada, +20% negli Usa, +8% nel Regno Unito, +3% in Olanda). La ricerca dice anche che per ogni dollaro guadagnato da un professionista maschio bianco americano, la sua collega altrettanto bianca, a prescindere dalle scelte sessuali, prende mediamente 78 centesimi; 56 se, oltre a essere femmina, è pure ispanica. I maschi gay guadagnano l’11 % in meno di quelli etero, ma per ogni dollaro guadagnato da un gay, la donna omosessuale intasca 81 centesimi (che sono 79 nel confronto con un etero). E benché capiti sempre più spesso che una lesbica riesca a guadagnare non solo più di una etero ma persino più di un omosessuale, la donna che vive con una donna guadagna comunque meno dell’uomo che vive con un uomo (Elisabetta Muritti, D - la Repubblica 2/4).

     

    BUY Margherita Buy si dice incapace di amare: «Non so star dentro a una relazione. E comunque non è che abbia la fila di pretendenti, tutti lì a bussare alla mia porta». Motivo: «I rapporti hanno bisogno di raffinatezze, di complessità, di strategie. Io non ho retropensieri, non so fare le grandi manovre necessarie nei sentimenti. Sono una donna a una dimensione» (Stefania Rossotti, Grazia 31/3).

     

    SHEEN/1 L’attore Charlie Sheen è indagato perché c’è un’intercettazione telefonica in cui dice di voler assoldare un killer per ammazzare l’ex fidanzata, Scottine Ross. Lo si sente dire: «Questa stronza deve essere sepolta. Sono disposto a spendere 20mila dollari per ucciderla». I due si sono lasciati nel 2014 in malo modo: già ai tempi lei aveva fatto sapere di aver subito da parte di Sheen abusi mentali e fisici, oltre a essere stata esposta al pericolo di prendere l’Hiv, dal momento che non le aveva detto di essere malato. La vita sentimentale di Sheen è questa: è stato sposato tre volte, ha cinque figli e un nipote. Nel 1990 fu accusato di avere sparato accidentalmente all’allora fidanzata Kelly Preston; nel 1995 sposò Donna Peele da cui divorziò l’anno dopo; quindi il matrimonio con divorzio con l’attrice Denise Richards; il terzo matrimonio (2008) con Brooke Mueller, finito con l’arresto di lui che in una discussione a Natale le aveva puntato un coltello alla gola. Nel 2012 la relazione con Scottine Ross (Luigi Mascheroni, il Giornale 8/4).

     

    SHEEN/2 A un’ex amante che gli chiedeva perché non le avesse detto di essere affetto da Hiv, Charlie Sheen rispose: «Perché non sono affari tuoi» (ibidem).