Roma. Era il 1986 quando le edizioni dell’Università di Edimburgo pubblicavano “A hotbed of genius: the Scottish Enlightnment”. Era dedicato ai due grandi nomi dell’illuminismo scozzese, Adam Smith e David Hume. La libertà economica e la tolleranza. I due cardini della civiltà europea. Ma ora Hume, il filosofo dell’empirismo e dello scetticismo, l’autore del “Trattato sulla natura umana”, diventa un razzista colluso con la schiavitù. Un edificio dedicato al celebre filosofo sarà ribattezzato da una delle principali università del Regno Unito, Edimburgo, perché le sue opinioni espresse sulla razza espresse quasi tre secoli fa “causano angoscia”. L’Università di Edimburgo cambia dunque nome alla David Hume Tower, perché Hume nel 1766 incoraggiò il suo mecenate, Lord Hertford, ad acquistare una piantagione a Grenada. Asanga Welikala, docente di diritto pubblico all’università, è tra coloro che si sono opposti al cambio di nome: “Il pensiero di Hume mi ha ispirato durante una carriera ventennale per promuovere la democrazia costituzionale in Asia, medio oriente e Africa”.
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