E' Natale
Sembra quasi crudele come il tempo mangi le giornate con una voracità che lascia così spaesati. Tra qualche giorno è un altro Natale, così presto, sì, come sempre, anzi prima, cascano addosso queste ricorrenze inevitabili che ti fanno pensare a come tutto corra troppo e sia quasi impossibile stargli dietro.
Sembra quasi crudele come il tempo mangi le giornate con una voracità
che lascia così spaesati. Tra qualche giorno è un altro Natale, così presto, sì, come
sempre, anzi prima, cascano addosso queste ricorrenze inevitabili che ti
fanno pensare a come tutto corra troppo e sia quasi impossibile stargli
dietro. Sono già qui questi giorni di festa, testimonianza iperbolica del
nostro "benessere", di una società opulenta dove in realtà i più boccheggiano
e diventano sempre e ancor più poveri. E' arrivato il mese più atteso dell'anno,
quello in cui ci si attacca disperatamente alle vetrine dei negozi e chi
può ci entra pure, per comprare un po' di gioia ai prezzi immorali delle
camicie stropicciate, per comprare profumi e balsami che ci facciano sentire
meglio e ci distendano almeno un po'. Cerchiamo, con il freddo in queste
giornate senza sole, abbronzature artificiali in grado di colmare, fin che
durano, enormi vuoti reali, buchi d'identità, di personalità soffocate dal
caldo asfissiante delle palestre dove si inseguono modelli idioti e irraggiungibili.
Giorni di strade piene di luminarie, vie che saranno sempre grigie perché
d'asfalto, perché costruite per le macchine e non per noi, che rimangono
tristi anche se agghindate di luci e scritte luminose, che cercano di regalare
almeno tepore, in attesa di una tredicesima che ci scaldi davvero un po'.
Giorni di luci, lustrini e botti per dare l'addio al vecchio anno e ciò
che muore con lui, per sperarne uno migliore, aiutati dal calendario a mettere
un punto che ci riesce quasi impossibile mettere nella vita. Approfittiamo del Natale, sembra fatto apposta,
per pulire con un'offerta, dopo tutto ci costa poco, coscienze traballanti
di sensi di colpa, di chi non riesce a fregarsene del tutto del resto dell'umanità,
di quella parte del mondo che muore di fame e indifferenza per il resto
dell'anno.
Auguro a tutti un buon Natale, un Natale in cui si pensi di più agli altri
e non solo a chi ci sta intimamente vicino. La felicità una direzione,
non un luogo. Sembra che oggi la si cerchi invano fra gli scaffali di un
centro commerciale. Credo sia più facile trovarla in un gesto, magari inaspettato, di generosità.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
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