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contro mastro ciliegia

Papa Leone XIV e la “natura”

Maurizio Crippa

Il telegramma del Pontefice ai vescovi della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia

No, ma non c’è nessuna discontinuità con il precedente pontificato, eh. No, ma non c’è nessuna rottamazione del papato callejero della Laudato Si’. State pure tranquilli, fidatevi delle prefiche inconsolabili di Papa Francesco che, in occasione dei primi cento giorni di pontificato di Leone XIV, si industriano a spiegare che va tutto bene come prima, non è cambiato niente, tantomeno per la dottrina della fede del Creato, anzi è proprio un peccato che non ci sia più Papa Bergoglio perché contro il ponte di Messina sarebbe stato dalla parte nostra, a sdilinquire sui bei tramonti minacciati da colate di ferro e cemento. No, tranquilli, non è cambiato niente. Solo che poi Papa Leone manda un telegramma (gli piacciono le vie brevi) ai vescovi della Conferenza ecclesiale dell’Amazzonia (do you remember il Sinodo per l’Amazzonia, da cui sembrava dover dipendere pure l’esistenza di Dio o almeno della Pachamama?) e dice queste poche ma sentite parole: “Evidente è il diritto e il dovere di prenderci cura della Casa che Dio Padre ci ha affidato come amministratori premurosi, affinché nessuno distrugga irresponsabilmente i beni naturali, né, tanto meno, si sottometta a essi come schiavo o adoratore della natura”. Non sottomettetevi, e non sarete sottomessi.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"