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Contro mastro ciliegia
Delpini si fida di Milano, non dei pm in cerca di ribalta
Dubitare sempre dei titoli di giornale prima di aver letto l'articolo: una regola che quasi tutti i giornalisti conoscono. Meno i lettori. Il misunderstanding dell'intervista dell'arcivescovo di Milano
Dubitare dei titoli di giornale prima di avere letto il resto è una regola basic che (quasi tutti) i giornalisti conoscono. Peccato che di solito la conoscano meno i lettori. Così ieri, abbacinati dal titolo “Milano sul mercato come fosse una cosa e non una comunità” che reggeva l’intervista all’arcivescovo Mario Delpini, è partito un profluvio di commenti social come tanti osanna per la dura damnatio urbanisticae scagliata dal prelato. Poi nel pomeriggio, forse memori della regola sopra esposta, al sito del Corriere hanno fatto un ravvedimento operoso, e al titolo è stata premessa un’altra frase: “Non mi fido dei pm che cercano la ribalta”. Infatti, leggendo la corposa intervista di Giampiero Rossi, che a ogni domanda lo incalzava in cerca di anatemi, l’anaforico Delpini rispondeva: “Ho stima e fiducia nei magistrati che svolgono il loro lavoro con coscienziosità e con la sincera ricerca della verità. Non di quelli che cercano la ribalta della notorietà e l’effetto politico”. Politica? “Ho stima e fiducia negli amministratori che assumono la responsabilità del bene comune”. Stampa? “Ho stima e fiducia negli operatori della comunicazione che informano la gente con onestà ed equilibrio. Ma non di quelli che fanno dell’informazione un’arma per condannare, se non diffamare”. Titoli di coda.

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