
contro mastro ciliegia
Sebastiao Salgado, bianco e nero (1944-2025)
Non solo fotografo, non solo pittore di quadri naturali e incredibili. Ha segnato la storia della fotografia senza ricorrere al photoshop del moralismo
Ho sempre pensato che a unirli fosse, in fondo, il bianco e nero. Il bianco e nero che è stato il suo filtro per capire il mondo, attraverso le sue Leika. Il bianco e nero tutt’altro che documentario ma pittorico, contrastato, tridimensionale di chiaroscuri. “Per me il bianco e nero è un modo di non distogliere la mia attenzione da quello che è il vero oggetto del mio interesse… E sono assolutamente certo che nel momento in cui tu guardi quella foto, in un certo senso tu vedrai dei colori”. In bianco e nero anche Wim Wenders ha girato i suoi film migliori. In Il sale della terra, il film girato con e su Sebastiao Salgado, ci sono anche i colori. Ma soprattutto c’è la sua anima. Non solo fotografo, non solo pittore di quadri naturali e incredibili, come il grandioso progetto Genesi. L’inferno dantesco dei dannati nella miniera d’oro a cielo aperto di Serra Pelada, in Brasile; le immagini della carestia nel Sahel negli anni ’80; la testimonianza dell’esodo dei tutsi dal Rwanda durante il genocidio del 1994. Hanno segnato la storia della fotografia senza ricorrere al photoshop del moralismo. Del suo lavoro ha detto: “Non ho mai fotografato la miseria, ho sempre fotografato la dignità”. Lo si può vedere in ogni sua foto. Era nato nello stato di Minas Gerais nel 1944, la notizia della sua morte è stata data ieri.

CONTRO MASTRO CILIEGIA
Meglio la sindaca riluttante che lo stentato italiano Augias

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Allora vale anche Leone Di Lernia?
