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Contro mastro ciliegia

"Scusaci principessa" (cit)

Maurizio Crippa

Il titolo dell'Unità quando morì Lady D rimarrà nei nostri cuori come una delle più esilaranti e insensate pagine del giornalismo italiano. Ora qualche imbecille dovrebbe chiedere scusa a Kate Middleton, che ha rivelato di avere un cancro. Da noi, invece, solo i migliori auguri

Il titolo dell’Unità, giornale fondato da Antonio Gramsci, sulla prima pagina di quell’1 settembre 1997, la mattina a dopo la morte di Lady Diana Spencer, “Scusaci Principessa”, e l’editoriale dell’allora direttore Giuseppe Caldarola, “Un delitto a mezzo stampa”, rimarranno per sempre nei nostri cuoricini di cronisti innamorati di Cool Britannia e feriti dal politically correct di Comic Italia come una delle più esilaranti e insensate pagine del nostro giornalismo. Il giornale dell’ex partito comunista italiano che chiedeva scusa, a nome di chi?, per la morte accidentale non di un anarchico, ma della ex moglie dell’erede al trono di una monarchia feudale. Venticinque anni dopo c’è un’altra consorte di erede al trono – anzi se Camilla ci dà tanto è una futura regina – che, inondata di maldicenze per il solo fatto di essere malata ha voluto comunicare pubblicamente, con un videomessaggio social dal canale ufficiale di Kensington Palace, di avere un cancro. “Un enorme shock”, ha detto Kate, ma ora “sto bene e divento più forte ogni giorno”. A differenza di Gramsci non abbiamo nulla di cui scusarci con la principessa, e se di imbecilli è pieno il mondo si scuseranno loro. Da noi, solo i migliori auguri. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"