foto Ansa

contro mastro ciliegia

Chi l'ha visto e chi te l'ha chiesto

Maurizio Crippa

E se Emanuela Orlandi si fosse eclissata di sua volontà? La storia del signor Adamo fuggito a Patrasso dieci anni fa e che la trasmissione assurdamente ficcanaso è andata a tampinare. Nella società ossessionata dalla libertà individuale e dalla privacy, arriva l'inviato spione

Emanuela Orlandi tutti la cercano tutti la cercano da quarant’anni, si può comprendere che sia così. Ma se un giorno saltasse fuori che si era eclissata di sua volontà, putacaso era stufa degli arredi del Vaticano? C’è un sacco di gente che sparisce per qualche tragedia, ma a volte anche persone che se la danno a gambe, volontariamente, dalla vita che facevano. Ma c’è una trasmissione costruita da decenni su un meccanismo ficcanaso e voyeuristico che ha per missione impedire quell’estrema libertà: sparire. Dieci anni fa il signor Adamo da Lugo di Romagna aveva finto un suicidio senza cadavere (si era buttato da un traghetto? Idea già venuta a Majorana). Da allora ha vissuto a Patrasso, per i fatti suoi, finché una troupe di “Chi l’ha visto” l’ha televisivizzato. Fuggire a Patrasso è un’idea tristanzuola, ma saranno fatti suoi no? Viviamo in un’epoca ossessionata dalla privacy, una società in cui qualsiasi scelta privata – persino finire a Patrasso – viene, giustamente, considerata sacra e inviolabile (ma secondo il cronista ha avuto “l’arroganza” di provare a non farsi smascherare). Ogni uomo nasce libero, come diceva Rousseau, poi arriva l’inviato di Federica Sciarelli: ma chi te l’ha chiesto?

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"