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Contro mastro ciliegia

Il Palio dei somari scossi

Maurizio Crippa

A Siena all'Assunta hanno fatto doppietta due cavalli scossi, liberi e selvaggi. Per questo il Palio è la corsa più bella del mondo. Però gli animalisti vorrebbero abolirla, perché i cavalli soffrono. Che soffrano anche i fantini, che gli frega, agli anti-umanisti da referendum? Poi i cavalli corrono felici. Ma loro sono scossi. Somari scossi

Insomma a questo Zio Frac piace vincere facile, libero e selvaggio. E’ un bel baio scuro e all’Assunta aveva in groppa il fantino dell’Oca, poi quello ha fatto patapùm e Zio Frac ha fatto mangiare polvere di tufo a tutti, umani e animali, e ha vinto da solo. Cavallo scosso, si dice, e la meraviglia che dietro di lui è arrivato un altro cavallo scosso. Doppietta delle libertà. Sarà per questo che il Palio è la corsa più bella del mondo, e non un’attrazione turistica come straparla Santanchè né un cimelio per l’Unesco, roba che la sindaca Nicoletta Fabio prova orrore solo all’idea. Epperò quelli scossi di nervi, quelli mossi “da un desiderio di visibilità” (sempre la sindaca, brava) non mancano mai. Sono gli animalisti anti-umanisti che vogliono un referendum per abolirlo, il Palio, ché i cavalli soffrono. All’Assunta se ne sono infortunati due, ma stanno bene. Che siano caduti anche i fantini, rischiando la ghirba, a loro non importa: vorrebbero la piazza vuota e Siena senza Palio, cioè senza Siena. “Proposte prive di fondamento”, ha risposto Fabio. Certuni economisti, che imporrebbero la pianificazione urbanistica persino al Campo, denunciano l’“industria che poggia sulla sofferenza dei cavalli”. Poi i cavalli corrono liberi e selvaggi, ma loro sono  scossi. Somari scossi.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"