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contro mastro ciliegia

Viva Harry contro le intercettazioni

Maurizio Crippa

Bravo il Duca di Sussex, che ha trascinato in tribunale i tabloid che pubblicavano articoli rubando le sue conversazioni e chat. E se questo accade nel regno della democrazia liberale, pensate come siamo messi noi, in cui non sono solo i giornali a utilizzare ciò che non dovrebbero. Il caso Renzi, ad esempio

Dite quel che volete, ma il principe Harry, il Sussex, continua a essermi simpatico. Forse è un po’ fuori di zucca o male consigliato, però ha un coraggio da leoncino per difendere qualche principio di verità e libertà che farebbe bene anche a noi ricordare. Ieri il principe reprobo si è presentato in tribunale a Londra per testimoniare (primo della Royal family a farlo da oltre un secolo) contro il gruppo editoriale che pubblica tabloid come il Daily Mirror e il Sunday Mirror. E’ lui ad accusarli di aver pubblicato  tra il 1996 e il 2009 decine di articoli che contenevano informazioni illecitamente ottenute: intercettazioni e intrusioni nelle chat. Articoli che hanno avuto un effetto “distruttivo” su di lui. E se in un paese di antica libertà un membro della casa reale è costretto a chiedere giustizia in tribunale contro l’informazione fatta rubando intercettazioni, non resta che pensare a quanto siamo messi male in Italia, dove queste indecenze avvengono non solo sui giornali. Ieri Matteo Renzi (vabbè, l’ex Royal baby) e Cosimo Maria Ferri hanno avuto finalmente ragione, dalla Consulta, contro i magistrati che hanno utilizzato illegalmente contro di loro intercettazioni vietate e precluse. (Ah, poi ci sono le chat del “mostro di Senago”, in cui sguazza da giorni tutta la stampa. Ma quella è pura merda).

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"