Lirio Abbate (Foto Ansa)

Contro mastro ciliegia

D'Avanzo, Lirio e Rep. La strana inchiesta sulla possibile nomina al Tg1

Maurizio Crippa

Basta un’intervista mancata al “Nero” e un rinvio a giudizio per vietare la direzione a Gian Marco Chiocci? Un tempo gli scoop giudiziari di Repubblica facevano tremare i palazzi. Adesso fanno ridere

Non conosco Gian Marco Chiocci, conosco però, per lettura, Lirio Abbate e le sue fisse. O bufale, come la vergognosa sui “trafficanti di virus” e quella sui “diari di Arafat”. Costruiva allarmi sul ritorno della Mafia a Palermo, ora si è spostato sulla Roma degli amici del “Nero”. Giorni fa Rep. arpiona Chiocci: “Giornalista d’assalto, incontrò Carminati per un’intervista e un libro poi mai usciti”. Potrebbe andare al Tg1? Boh. Ma un’intervista mancata al “Nero” e una rinvio a giudizio finito in non luogo a precedere non dovrebbero essere ostativi (come l’ergastolo) per dirigere un tg. Almeno in un paese che non sia l’Ungheria.

Ma tutto questo Lirio non lo sa. Dunque racconta pure che Chiara Colosimo, deputata di An, va bandita da ogni incarico all’Antimafia perché ha partecipato a un incontro sul carcere dell’associazione (non a delinquere) dell’ex Nar Ciavardini. E per la stramba proprietà transitiva di Abbate, ciò basta a fare di lei una longa manus del “Nero”. Se esistesse anche una proprietà transitiva di Rep., verrebbe da chiedersi se la potenza che avevano un tempo le inchieste giudiziarie di un D’Avanzo abbiano lasciato traccia, nello storytelling criminale di oggi. Ma no. 

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"