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contro mastro ciliegia

Libera Messa in libero Facebook?

Maurizio Crippa

Altro che Qatar, altro che Mondiali affossatori dei diritti. Il social media di Zuckerberg (non quello del fascistone Musk) ha bloccato la pagina attraverso cui don Paolo, prete del Genovese, trasmetteva la funzione per i suoi parrocchiani malati che non possono andare in chiesa

Com’era la storia dei diritti massacrati sotto la sabbia del Qatar? Dei Mondiali nella peggiore delle autocrazie possibili? Non hanno arrestato nessuno, i giocatori del Brasile possono liberamente farsi sette segni di Croce ogni volta che ne hanno voglia e persino la bonissima tifosa croata che sfoggia il décolleté come divisa ufficiale continua a farlo. Invece, nel liberissimo occidente, il famoso social media liberal – non quello del fascistazzo Elon Musk, eh – che diavolo combina? Facebook, anzi adesso la ditta si chiama Meta, ha bloccato la pagina di don Paolo Marrè Brunenghi, della parrocchia della Resurrezione di Borgoratti, Genova, attraverso il quale il prete pieno di zelo trasmette la Messa per i parrocchiani anziani e malati. “Viola i diritti d’autore della Fifa World Cup”, gli hanno scritto. Ma che c’entra la Messa per i malati su Fb con i diritti della Fifa? “Decisione incomprensibile”, dice il don: “Ho pensato a tutto, anche che fosse per la suoneria di un cellulare che aveva squillato”, ma non gli hanno fornito spiegazioni. Con ironia, don Paolo scrive: “Questa è una celebrazione di una Messa di cui dispongo tutti i diritti come prete della Chiesa  cattolica”. Altro che Qatar, hai visto mai che la polizia morale si sia trasferita dall’ayatollah Zuckerberg? 

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"