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contro mastro ciliegia

Vaiolo delle scimmie. Chiameranno Putin?

Maurizio Crippa

Se siete ormai annoiati dalla guerra, dalla Di Cesare e anche dagli allarmi di Burioni, ecco il diversivo dell'estate: nome da film horror, ma è una malattia nota e curabile. Però già Bassetti lancia l'allarme e allo Spallanzani hanno isolato il primo caso italiano

Eccolo qua. Iniziate a essere stanchi del monoscopio informativo sulla guerra? Non vi provoca nemmeno più un brivido d’indignazione la notizia che anche ieri la Di Cesare straparlava a “Piazza Pulita”? Vi annoiano persino gli allarmi di Burioni sulle mascherine? Tranquilli, c’è il diversivo per l’estate, come una volta i delitti da ombrellone: è arrivato il vaiolo delle scimmie. Orrore e spavento, il nuovo misterioso virus (anche se misterioso non lo è neanche un po’), ha varcato i confini dei santuari delle scimmie, probabilmente da Gibilterra, e si sta diffondendo. Il nome è da film horror, ma la malattia è curabile anche se provoca herpes et similia un po’ ributtanti. Non il massimo, soprattutto per i giovani, pare i più colpiti (forse perché si baciano di più). Comunque ce n’è abbastanza per un po’ di allarmismo. L’ineffabile virologo Bassetti s’è subito offerto, annunciando che “nei prossimi giorni avremo qualche migliaio di casi”. E mettendo in giro un po’ di strizza: “Chi non ha fatto la vaccinazione contro il vaiolo non è coperto”. Peccato che l’antivaiolosa in Italia sia stata abrogata nel 1981. Nel frattempo il primo caso italiano è stato isolato allo Spallanzani. E il vero brivido di terrore sta tutto in una domanda: ma Giuseppi Conte avrà già chiesto aiuto a Putin?

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"