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contro mastro ciliegia

Fantastiliardi e salsicce

Maurizio Crippa

Ci sono cose che strabiliano e fanno per un attimo dimenticare la guerra. Come l'oligarga Tinkov che ha perso cinque miliardi in due mesi e ora sbrocca contro Putin come Damiano dei Måneskin. Ma Leclerc che si fa uccellare un orologio da due milioni da uno più veloce di lui, è anche più strabiliante

Ci sono anche cose incredibili, tipo i fantastiliardi di Paperone, che per un attimo fanno scordare persino la guerra.  Come la storia di questo ex oligarca russo, Oleg Tinkov si chiama, che per colpa della guerra ha già perso cinque miliardi di dollari ed è incazzato nero, e a un certo punto è sbottato su Instagram peggio di Damiano dei Måneskin: “Certo che ci sono idioti che disegnano la Z. Ma gli idioti sono il 10 per cento. Il 90 per cento dei russi sono contrari a questa guerra!”. Non scommetterei un bitcoin che Vlad il Sanguinario gliela faccia passare liscia, ma almeno lui qualcuno con cui prendersela ce l’aveva. Diverso il caso di  Charles Leclerc, l’uomo più veloce del mondo, insomma il pilota della Ferrari. Che a Pasquetta a Viareggio s’è fatto uccellare un orologio da due milioni di euro (non duemila, due milioni) da uno sgraffignatore a piedi decisamente più veloce di lui, che l’aveva agganciato con la scusa di un selfie. Ora, che possa esistere un orologio come il  Richard Mille RM 67-02 da due milioni fatto apposta per Leclerq, mi è quasi più difficile da immaginare che nemmeno un banchiere russo che perde cinque miliardi in un mese e grida “fuck Putin”. Però vale un fantastiliardo immaginare Leclerq che, al massimo, potrebbe rispondere come Damiano a Chef Rubio: “Per me doppia salsiccia”. 

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"