contro mastro ciliegia

Manzoni okkupato ma senza Dad

Maurizio Crippa

L'inverosimile protesta dei liceali di Milano, contro una Dad che non c'è perché pure il ministro l'ha esclusa come dannonsa. Però la scuola non si farà, per una settimana. Autogestione!

Dunque Draghi va in conferenza stampa riparatoria con Bianchi e Speranza e per prima cosa dice che la scuola non deve più chiudere, perché la Dad crea danni pesanti per gli studenti costretti al computer, non solo psicologici ma di apprendimento. Pare che pure il Tar stavolta l’abbia capito, e ha sospeso la sospensione delle lezioni imposta da De Luca. Emiliano invece insiste a dire che la Dad è un diritto (ma di chi?). Peggio di lui fanno per esempio gli studenti del Liceo Manzoni di Milano, liceali non proprio delle periferie disagiate, come si dice. Che davanti alla non-minaccia di dover fare la Dad hanno deciso di occupare. Ieri mattina sono entrati a scuola e, con abile colpo di mano, si sono riuniti in cortile e hanno deciso di okkupare “contro le politiche anti Covid del governo”. Non vogliono la Dad (ma “la nostra scuola fortunatamente non l’ha in programma la didattica a distanza”: e dunque?) e secondo un sondaggio interno, l’83 per cento dei manzoniani ritiene di  avere lacune didattiche legate alla Dad. Perfetto. Ma adesso che la scuola è aperta, invece di frequentarla per colmare le lacune, la occupano per una settimana. Manzoni avrebbe detto: “Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”. A studiarlo, Manzoni

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"