contro mastro ciliegia

Il buon Natale di Oz

Maurizio Crippa

Come in una favola a lieto fine, due bambini che vivevano con la nonna nel Kentucky erano stati portati via dal tornado. Ma li hanno ritrovati vivi, nella vasca da bagno che ha fatto loro da casa

Dorothy con la sua nonna viveva in Kansas, ma che importa? Il Kentucky in fondo è lì vicino, e il ventaccio, come lo Spirito, soffia dove vuole. Arriva Natale, e per una volta ci concediamo una bella favola, con protagonisti i bambini, a lieto fine e con una vena di puro e folle ottimismo circa il senso della vita. Tale e quale la favola raccontata nel Mago di Oz, il celebre libro di Dorothy che viene trascinata via dalla sua casa, insieme al suo cagnolino, dal vento spaventoso di un tornado. Dieci giorni fa anche il Kentucky è stato sconvolto da uno pauroso tornado, che ha causato decine di morti. Una nonna, come la nonna di Dorothy (ne esistono ancora di nonne così, nel Midwest) aveva ben pensato di mettere al sicuro i due nipotini che le erano stati affidati, Dallas e Kaden si chiamano, di tre e quindici mesi, dentro a una vasca da bagno: con una coperta, un cuscino e una Bibbia (viva la Bible belt!). Il tornado ha spazzato via la casa, e anche la vasca era volata via. Ma dieci giorni dopo l’hanno ritrovata, capovolta in fondo al prato, e i due bambini erano lì, ancora vivi, protetti da quel fiabesco rifugio fattosi tetto, dalla coperta e chissà, questo la storia non lo dice, magari anche dalla Bibbia. Il Natale di Oz. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"